<Le piante e l’uomo>. E’ il titolo della mostra che da domenica 4 ottobre (inauguraizone alle 16) è aperta alla Cavallerizza di via Foldi 2 a Milano. La mostra è promossa e ideata da Floraviva, associazione dei pittori botanici nata nel 2004 con lo scopo di diffondere la conoscenza della storia e della tecnica della pittura botanica. Oggi fanno parte 25 fra i migliori interpreti di questa disciplina presenti in Italia. Molti di loro vantano riconoscimenti internazionali, che vanno dalle medaglie d’oro attribuite dalla britannica Royal Horticultural Society, all’acquisizione delle loro opere da parte dell’Hunt Institute for Botanical Documentation di Pittsburgh e da prestigiose collezioni private, come quella di Shirley Sherwood in Inghilterra. Presidente dal 2009 è Angela Petrini, che ha conseguito nel 2010 il diploma con lode in disegno e acquerello botanico alla Society of Botanical Artists , in Inghilterra, e che nell’aprile 2014 ha ricevuto a Londra la Silver Gilt Medal dalla Royal Horticultural Society, massima autorità nell’ambito botanico internazionale.
La pittura botanica, che in Italia ha avuto un glorioso passato, parallelo a quello degli storici Orti Botanici in cui è nata e si è sviluppata ( Pisa, Padova, Torino) , coniuga arte e scienza riproducendo a grandezza naturale le caratteristiche morfologiche e botaniche delle specie vegetali. In essa nulla è casuale, spesso è necessario uno studio botanico “sul campo”, preliminare alla fase compositiva e pittorica. Gli esiti sono un’estrema definizione descrittiva, frutto di un lavoro di sintesi che solo il disegno può esprimere e una freschezza straordinaria nei colori ad acquerello che rendono sulla carta la testura e le trasparenze dei tessuti vegetali.
Attualmente, la pittura botanica, oltre alla sua ininterrotta funzione di supporto alla attività scientifica, assume anche un ruolo di divulgazione della conoscenza naturalistica, essenziale alla tutela dell’ambiente e della biodiversità. Con questo intento, dal tema di EXPO, “Nutrire il Pianeta, energia per la vita” è germogliata l’idea della mostra “Le piante e l’Uomo”, dedicata alle specie alimentari, che vuole offrirsi come viaggio sia nella storia sia nella geografia, perché molte piante che fanno parte del nostro quotidiano occidentale in realtà hanno percorso una lunga strada prima di colonizzare le nostre terre segnandone la storia economica e sociale.
Oltre cento opere sono esposte in raggruppamenti botanici o merceologici: le piante importanti che hanno cambiato l’alimentazione umana, come la canna da zucchero, la patata, i cereali; le oleaginose, gli ortaggi, le uve, gli agrumi italiani e la frutta antica quasi dimenticata, le specie spontanee , le medicinali ed altre ancora. La mostra, patrocinata dall’Orto Botanico di Bergamo, dal FAI Fondo Ambiente Italiano e dal Museo della Grafica di Pisa, è corredata da un ricco catalogo in cui ciascuna opera è affiancata da un testo didascalico sulle origini, la domesticazione e qualche particolarità del soggetto raffigurato.
La parte scientifica è stata curata da Gabriele Rinaldi, direttore dell’Orto Botanico di Bergamo; Lucia Tomasi Tongiorgi e Alessandro Tosi, dell’Unversità di Pisa introducono il lettore all’iconografia botanica delle piante alimentari, mentre Giulia Maria Mozzoni Crespi, presidente onorario del FAI, tratta della agricoltura biodinamica.
La mostra ospiterà i seguenti eventi complementari : il giorno 8 ottobre una conferenza a cura di Agnese Visconti intitolata ”La lunga storia dei rapporti tra uomini e piante” ; 3 laboratori di disegno e acquerello botanico tenuti da Renata Bonzo, Angela Petrini e Roberta Mattioli rispettivamente nelle date 11, 18 e 22 ottobre.
Per informazioni sui laboratori : Renata Bonzo 3396987672 dalle 10 alle 14 / renata.bonzo@fastwebnet.it Orari dalla mostra: da lunedì a giovedì (10-13 e 14-18); venerdì (10-13 e 14-16); domenica (10-17), sabato chiuso. Visite guidate ogni venerdì dalle 14.30 alle 16. La rassegna continuerà sino al 30 ottobre.
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