di Paolo Guttardi
Approvato il Decreto legge sugli interventi in agricoltura
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato approvato in Consiglio dei Ministri il decreto legge urgente per il rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno delle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali. Il decreto interviene in particolare a favore delle filiere del latte e dell’olio, e contiene misure per l’accesso al fondo di solidarietà nazionale per le imprese agricole che hanno subito danni a causa delle piogge alluvionali 2014 e delle infezioni di organismi nocivi ai vegetali, come la Xylella fastidiosa.
Di seguito si elencano le principali novità relative al comparto latte che sta conoscendo, con la fne delle Quote, il libero mercato.
1) Attuazione della rateizzazione in 3 anni senza interessi per le multe dell’ultima campagna
La norma prevede l’attuazione della disposizione comunitaria per il pagamento delle multe per l’ultima campagna lattiera in 3 anni e senza interessi. Gli allevatori interessati potranno presentare domanda all’AGEA entro il 31 agosto 2015.
2) Compensazione quote ultima campagna
Per non gravare ulteriormente sugli allevatori, con la norma si amplia la possibilità di compensazione tra produttori, nell’ambito della quota nazionale, per l’ultima campagna consentendo a chi ha superato le quote fino al 12% di compensare fino al 6%, cosa che prima non era prevista e che vedeva scattare la sanzione sull’intera percentuale di splafonamento.
3) Contratti di vendita scritti e con durata minima di un anno
Con il decreto viene ribadita la necessità del contratto scritto come previsto dall’art. 62 del decreto-legge n. 1 del 2012, e si introducono delle novità rilevanti:
– la durata minima dei contratti è fissata a 12 mesi;
– il contratto deve espressamente contenere il prezzo da pagare alla consegna che può essere fisso o legato a fattori determinati, come indicatori di mercato, volume consegnato e qualità o composizione del latte crudo;
4) Creazione dell’Interprofessione del latte per organizzare la filiera
Per rafforzare la filiera si definisce:
– la creazione di un unico organo interprofessionale, che potrà prendere decisioni valide “erga omnes”, a determinate condizioni, come accade in altri Paesi europei come la Francia;
– che per favorire l’aggregazione l’organizzazione interprofessionale deve arrivare al 20 per cento di rappresentatività degli operatori;
– che l’Interprofessione ha un campo d’azione che comprende le regole di produzione, la commercializzazione, la promozione, i contratti tipo, la tutela ambientale e la ricerca.
5) Rafforzamento del contrasto alle pratiche sleali di mercato con Antitrust
Viene rafforzato il livello di tutela degli allevatori e dei produttori di latte, attraverso una riforma dell’art. 62 che prevede:
– monitoraggio dei costi medi di produzione del latte crudo da parte di Ismea, secondo le metodologie stabilite dal Ministero delle politiche agricole. I dati verranno elaborati mensilmente e costituiranno un benchmark ai fini delle segnalazioni all’Antitrust;
– inasprimento delle sanzioni per violazioni delle prescrizioni dell’art. 62 con multe che vengono innalzate da 3 mila fino a 50 mila euro;
− l’Ispettorato repressione frodi del Mipaaf (ICQRF) potrà segnalare all’Antitrust le possibili violazioni.
Stage di qualità: Occupazione giovani 2015-2016 per giovani laureati/laureandi in aziende anche agricole e/o alimentari del Biellese.
Il progetto è nato nel 2008 dal confronto tra il Comune di Biella /Informagiovani e la Provincia di Biella /Centro per l’Impiego. Alla realizzazione delle sei passate edizioni del progetto hanno collaborato numerosi enti del territorio.
Il progetto offre ai giovani laureati l’opportunità di effettuare tirocini che consentano di acquisire un’esperienza significativa, valida ai fini lavorativi, in aziende selezionate del territorio e di acquisire visibilità all’interno delle aziende e della provincia; Offrire alle aziende l’opportunità di sperimentare nuove strategie di sviluppo delle risorse umane, investendo su giovani formati e di concorrere allo sviluppo competitivo del territorio nella logica della “responsabilità e ruolo sociale” che l’azienda è chiamata a svolgere e dare modo alle istituzioni di svolgere da un lato un ruolo di mediazione tra la domanda e l’offerta di lavoro, dall’altro di promozione della nuova forza lavoro biellese e di concorrere a realizzare politiche attive di investimento sui giovani che hanno scommesso sulla loro formazione.
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