Torna la polemica sul prezzo del latte. Il 31 marzo è cessato il regime delle quote, ma la situazione di incertezza che si è generata rischia di mettere in ginocchio un comparto già in forte difficoltà. Così sostiene Gian Paolo Coscia, presidente di Confagricoltura Piemonte, che lancia l’allarme: <Alcune industrie stanno chiedendo agli allevatori di firmare contratti di fornitura latte della durata di 3-6 mesi a prezzi e a condizioni che riteniamo inaccettabili. Invitiamo quindi i produttori a non sottoscrivere contratti di questo tipo, in attesa di comprendere meglio l’evoluzione del mercato e di vedere quali strumenti intendano concretamente attivare le istituzioni per assicurare una transizione accettabile verso il mercato libero>.
Confagricoltura Piemonte sottolinea poi che il prezzo del latte straniero, sovente di qualità inferiore a quello italiano, è più basso, ma questo è dovuto al fatto che i costi di produzione nei Paesi del Nord Europa, dove si concentra la maggiore produzione (Germania, Olanda, Danimarca e Irlanda), sono decisamente inferiori ai nostri. <Stiamo organizzando per fine mese un confronto tra gli allevatori – aggiunge Pierangelo Cumino, presidente della sezione latte di Confagricoltura Piemonte – perché vogliamo fare in modo che la nostra base produttiva assuma piena consapevolezza della nuova realtà e individui, con il supporto delle istituzioni, le strade migliori per uscire da questa situazione di grave crisi>..
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