Irriframe, sistema irriguo esperto e intelligente, voluto dall’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (Anbi), di cui è presidente Francesco Vincenzi e direttore generale Massimo Gargano, diventa un modello per l’agricoltura di tuto il mondo e sarà una delle eccellenze, che rappresenterà l’Italia a Expo. Risparmiare annualmente almeno 500 milioni di metri cubi d’acqua: è questo l’obiettivo dichiarato anche in sede internazionale.
L’annuncio è stato dato a Marsiglia, in Francia, durante il Forum sull’acqua, alla presenza dei rappresentanti dei Paesi euromediterranei, interessati ad una virtuosa gestione della risorsa idrica. Al momento il sistema è attivo in 60 Consorzi operanti su quasi il 50% della superficie irrigua nazionale (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna).
“Irriframe” è un software che consente di fornire agli agricoltori utili indicazioni sul momento migliore e sul corretto volume per irrigare, garantendo un risparmio idrico fino al 25%. Tali indicazioni si basano su disponibilità idrica, caratteristiche dell’impianto consortile d’irrigazione, sistema irriguo aziendale, condizioni climatiche, umidità del suolo, tipo di coltura e sua fase colturale.
Attualmente il sistema, per la cui estensione è operativo un Protocollo d’Intesa del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali – Anbi- Inea –. (Istituto Nazionale Economia Agraria), è già attivo su una superficie di circa 1.600.000 ettari
L’uso razionale dell’acqua irrigua, consentito da Irriframe, soddisfa in maniera certificata le prescrizioni dell’Unione Europea, legate alla buona gestione dell’acqua in agricoltura (misure P.S.R., condizionalità, disciplinari di produzione integrata, Piani Tutela Acque, Direttiva 2000/60, piani di conservazione dell’acqua, deroghe al prelievo, deroghe allo spandimento di azoto di origine animale, ecc.), le attese delle imprese agricole che da tale migliore uso dell’acqua derivano economie nella fase produttiva e quindi un miglior reddito e una maggiore competitività nei mercati.
Ad “Irriframe” si stanno già interessando numerosi Paesi, soprattutto dell’area mediterranea e asiatica, interessati all’ottimizzazione d’uso della risorsa idrica in aree scarsamente dotate di una risorsa primaria quale l’acqua, da cui dipende, ad esempio, anche l’84% del “made in Italy” agroalimentare.
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