La crociata enologica racconta anima e cuore della collina

La crociata enologica racconta anima e cuore della collina

Finotti Ghemme1Finotti Ghemme2Finotti Ghemme3“…La crociata enologica…” è il titolo della mostra fotografica (“Paesaggi e genti del vino” il sottotitolo), a cura di Mario Finotti, fotoreporter novarese di lungo corso e ampi sguardi, che ha compiuto un viaggio per documentare il mondo delle colline Made in Novara. Siamo nell’Alto Piemonte orientale, dove le vigne salgono dalla pianura e s’inerpicano sulle prime balze, accarezzate dai venti che scendono dal Monte Rosa. Un paesaggio-cartolina, ma anche terre di grandi vini, come il Ghemme (Docg), Denominazione d’origine controllata e garantita. Proprio a Ghemme, nella sala del Consiglio, il Comune tiene a battesimo questa rassegna, nel contesto delle celebrazioni della festa patronale dedicata alla Beata Panacea e della mostra-mercato del vino, 55.a edizione, con il patrocinio della Provincia di Novara e di Terre dell’Alto Piemonte.

Un omaggio al lavoro dei vignaioli del passato ma anche a quelli attuali, che hanno resistito nel tempo alle difficoltà economiche e saputo trasformare un’attività da rurale a imprenditoriale. Poche le aziende rimaste a difendere un patrimonio sociale e paesaggistico, ma tutte ormai valutabili con voti eccellenti. Tanto che il Ghemme (ma non solo,) oggi è prodotto da esportazione in Europa, negli Usa e in Oriente. La ricetta di questo successo si spiega con la resilienza, la capacità di reagire ai momenti bui trasformandoli in trampolini di lancio e ripartenza. Con un occhio al passato per mantenere vive le tradizioni artigianali, ma al tempo stesso un’apertura al presente e al futuro, innovando metodi di coltivazione e cantine, attraverso l’inserimento di enologi e ricerca. Finotti ha cercato (e ci è riuscito) di documentare questa evoluzione, con scatti che fissano la conservazione del paesaggio e le sue stagionalità, gli attimi fuggenti di una nevicata sui tralci o il grappolo turgido e pronto da cogliere. Ma soprattutto l’obiettivo si è soffermato su volti e mani dei viticoltori, o viticultori. Un cambio di vocale necessario perché grazie alla loro passione la coltivazione della vite è anche patrimonio culturale.

La mostra, inaugurata il 25 aprile, è aperta il 26  e 27 aprile, 1-2-3-4 maggio dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.Finotti Ghemme4

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