Innovazione tecnologica, progetti finanziati in Piemonte

Innovazione tecnologica, progetti finanziati in Piemonte

Uno stanziamento di 7.5 milioni di euro per sviluppare in Piemonte l’innovazione tecnologica e la ricerca in agricoltura. Costituirà la dotazione finanziaria di un bando pluriennale di cui potranno beneficiare i Gruppi Operativi Pei-Agri attivi sul territorio regionale, ossia quei soggetti previsti dalla Politica Agricola Comune e dal Complemento di Sviluppo Rurale (Csr) che riuniscono imprese e soggetti pubblici e privati con l’obiettivo di sviluppare specifici progetti di ricerca e innovazione in agricoltura.

L’assessore Bongioanni: «La ricerca e l’innovazione in agricoltura sono in Piemonte oggi più che mai un asset imprescindibile per connettere in modo sempre più efficace competitività, qualità del prodotto, uso intelligente delle risorse, sostenibilità economica e ambientale. Basti pensare al lavoro che sta svolgendo in questo campo la Fondazione regionale Agrion, o al ruolo riconosciuto all’attività di ricerca dei Distretti del Cibo nel bando nazionale emanato dal ministro Lollobrigida. Con queste risorse andremo a finanziare al 100% i migliori progetti proposti da soggetti che dimostrano di saper unire le proprie rispettive competenze per portare l’agricoltura piemontese nel futuro».

Il bando fa riferimento alla programmazione del Csr 2023-27 e verrà pubblicato entro fine 2024. Ci saranno tre mesi per presentare i progetti. Potranno partecipare Gruppi Operativi Pei-Agri (Partenariato Europeo per l’Innovazione in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura) già attivi o costituiti ad hoc, composti da imprese agricole in forma singola o associata enti pubblici, imprese private attive nel settore della ricerca, formazione, Ict e consulenza; altri soggetti del settore agricolo, alimentare, dei territori rurali e della società civile, Università, enti strumentali, agenzie e società in house. È comunque obbligatorio che nel gruppo ci sia almeno un’impresa agricola per poter collaudare e testare in azienda e in campo l’innovazione.

I progetti dovranno avere un importo economico fra i 100mila e i 400mila euro. Il bando non finanzia l’innovazione intesa come acquisto di macchinari, sistemi o applicativi da parte della singola azienda agricola (la Regione prevede per questo altri bandi) ma lo sviluppo sperimentale di innovazioni tecnologiche non ancora presenti sul mercato, e anche innovazioni nell’ambito organizzativo e sociale del lavoro agricolo. I progetti finanziati dal precedente bando 2014-22 sono stati 22. Fra questi – poi diventati realtà grazie ai fondi regionali – prototipi di macchinari per la distribuzione di fitosanitari premiati all’Eima di Bologna e il sito web di una cooperativa di maiscultori che, grazie a rilevazioni satellitari, offre ai soci indicazioni pratiche sugli interventi in campo.agricoltura_di_precisione_interna

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