Un pugno di riso dalla Costa d’Avorio Villata vince la sfida

di Gianfranco Quaglia

Le prime pannocchie di riso sono state mietute. I chicchi sono già nelle ciotole. Riso tipo Indica,
granelli lunghi e affusolati. E’ il frutto di un progetto unico, realizzato tra un piccolo comune
italiano, Villata (VC), e la Costa d’Avorio. Siamo a Guiglo, l’iniziativa è cofinanziata da Regione
Piemonte, con il coinvolgimento di Acli provinciale di Vercelli e Enaip (Ente Nazionale
Istruzione Professionale)., capofila il Comune di Villata con il sindaco Franco Bullano. Il
progetto è denominato “Ris.os”, acronimo di riso, opportunità e sviluppo. “Laggiù – dice
l’agronomo Luciano Conti – sono rimasti ai tempi di Riso Amaro, eppure grazie al clima
esistono le potenzialità per tre raccolte annue, contro l’unica possibile in Piemonte. I
presupposti ci sono tutti, a cominciare dall’irrigazione perché in quelle zone dell’Africa le
piogge sono frequenti e siamo vicini a un fiume che divide la Cost d’Avorio dalla Liberia”. Conti
e un rappresentante dell’Enaip, Alberto Graziano, sono andati laggiù e hanno organizzato un
corso di formazione per i giovani del posto. Il progetto di cooperazione è voluto con
entusiasmo dagli abitanti di Villata, dove alcuni mesi fa è stato ospite anche l’ambasciatore
ivoriano.
A disposizione in quella regione del continente ci sono circa 80 ettari, pronti per essere
recuperati. Il primo passo è avvenuto su tre ettari, ma tanto è bastato per capire che la
coltivazione del riso potrebbe diventare un motore per la rinascita economica della zona. I
primi tre ettari hanno dato risultati incoraggianti: prodotto e progetto sono stati illustrati
durante un incontro all’Istituto alberghiero di Trino Vercellese, dove gli allievi hanno cucinato
anche a scopo dimostrativo.

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