“Mangia la verdura!”. Quante volte abbiamo sentito pronunciare questa frase con tono
imperativo da mamme e nonne! E quante volte l’invito non ha raggiunto l’obiettivo! E’
un’antica storia, purtroppo. Che ritorna puntualmente d’attualità ogniqualvolta si parla di
salute, di rischi legati all’obesità e a modelli di consumo errati. L’appello a consumare più frutta
e verdura è stato reiterato in occasione dell’Obesity Day 2024 che si è celebrato nei giorni
scorsi. Le giovani generazioni continuano a essere refrattarie, ma anche gli adulti. Manca
un’educazione alimentare in famiglia, ma soprattutto nelle scuole, come sottolinea Coldiretti.
Negli ultimi cinque anni sono spariti dalle tavole delle famiglie italiane quasi 40 chilogrammi di
prodotti ortofrutticoli, con consumi crollati sotto la soglia dei 400 grammi al giorno pro capite
raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità. Meno della metà dei bambini (45%)
consuma frutta tutti i giorni, con una percentuale che scende al 31% nel caso della verdura. A
questo proposito Coldiretti ha lanciato il progetto Educazione alla Campagna Amica, che
coinvolge oltre mezzo milione di scolari e studenti delle elementari e medie.
Un altro traguardo è arrivare allo stop del cibo spazzatura, il cibo processato, considerato tra le
principali cause dell’obesità: farebbe risparmiare sino a 12 miliardi l’anno per la spesa
sanitaria. In Europa l'Italia ha la percentuale più elevata (pari al 42%) di bimbi in sovrappeso o
obesi nella fascia di età 5-9 anni, mentre si colloca al 4° posto nella classe di età 10-19 anni,
con il 34,2% dei giovani affetti.
Frutta e verdura sparite dalla tavola
di Gianfranco Quaglia
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