“ColtivaTo” celebra Rachel Carson, la madre dell’ambientalismo

di Gianfranco Quaglia

Chi era Rachel Carson? Non esiste studioso e ricercatore nel settore agronomico che ignori il
nome di questa figura iconica, autrice di “Primavera Silenziosa” (Silent Spring). A sessant’anni
dalla scomparsa, il messaggio della biologa e zoologa statunitense è più che mai attuale: la sua
strenua e coraggiosa battaglia fu anticipatrice di quei movimenti ambientalisti che molto
tempo dopo avrebbero messo in discussione l’uso dissennato e gli effetti dei fitofarmaci. E la
sua “Primavera Silenziosa”, un autentico bestseller, resta ancora un testo fondamentale nella
letteratura mondiale. Il suo operato sarà al centro di Coltivato, il Festival internazionale
dell’Agricoltura di Torino che sta proseguendo il percorso di avvicinamento all’edizione 2025.
Al Circolo dei Lettori di via Bogino 9, nel capoluogo torinese, alle 10 di lunedì 14 ottobre si
svolgerà un incontro-riflessione sulla sua eredità, promosso da Maria Lodovica Gullino, nota
fitopatologa, imprenditrice e responsabile scientifico di Coltivato. “Nel 1962 – racconta – ero
una bambina e lessi, con l’aiuto di mio padre agronomo, la versione originale di Silenti Spring,
restandone impressionata. Allora non potevo immaginare che sarei diventata una fitoiatra,
interessata alla difesa sostenibile delle colture. Carson mi aiutò a capire, con il suo libro, che si
deve cercare di fare un uso limitato e responsabile degli agrofarmaci”.
Non ebbe vita facile la Carson. Anzi, proprio negli Usa fu sottoposta a un linciaggio mediatico,
assalita da minacce di cause e derisione, soprattutto da parte delle multinazionali degli
agrofarmaci, come la Monsanto, tanto da essere definita anche “donna isterica”. Ma alla fine
ebbe ragione lei e le sue idee fecero breccia nel mondo. E a Torino, per sottolineare l’opera di
questa grande studiosa, Maria Lodovica Gullino ha organizzato questo incontro che si aprirà
con letture da “La Signora degli Oceani”, racconto teatrale di Massimo Bucchi interpretato da
Laura Curino, cui seguirà un dialogo immaginario tra Rachel Carson e il DDT di Giacomo
Lorenzini (Università di Pisa). Poi letture da “Primavera silenziosa”. Seguiranno interventi di
Gullino, Giovanni Gilardi (C’era una volta il bromuro di metile); Renzo Pedretti parlerà
sull’evoluzione nello sviluppo degli agrofarmaci, Andrea Bosi sui bioagrofarmaci. Infine
Massimo Pugliese e Angelo Garibaldi concluderanno con una riflessione sulla ricerca di
alternative agri agrofarmaci.

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