Quello appena trascorso per gli appassionati di storia e vino è stato un anno significativo: Ghemme, sulle colline novaresi, è entrato ufficialmente a far parte della Federation des Sites Clunisiens, riconosciuta quale gcrande itinerario culturale dal Consiglio d’Europa. Nel 2014 è ricorso anche il ventennale della Federation, nata nel 1994 in occasione del millennario della morte di San Maiolo, quarto abate di Cluny. Il nome Maiolo è legato alla valle che delimita il vigneto da cui l’azienda Cantalupo coltiva il Nebbiolo per ricavarne il vino «Abate di Cluny». Tutti questi legami, che ci riportano al Medioevo, sono stati riscoperti e esaltati da Alberto Arlunno dei Vigneti di Cantalupo (nella foto accanto alle botti della sua cantina) che non smette mai di recuperare il passato per promuovere il presente e guardare al futuro. Anche la bottiglie di Natale, da lui proposta ormai dal 1991, ha rievocato i segni cliniancensi: in etichetta realizzata da Mario Antonetti due monaci intenti a curare la vite e ad elaborare i dati ricavati dalla loro viticoltura che – sottolinea Arlunno – li rese tra i primi in Europa come maestri della ricerca della qualità. Anche nel 2015 Ghemme continuerà a essere un riferimento del grande itinerario culturale del Consiglio d’Europa.
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