Rilancia l’allarme Cia Piemonte e sollecita l’Unione Europea ad adottare subito la clausola di salvaguardia per il riso importato dall’Oriente. Rimane infatti alto il rischio di un forte ridimensionamento della risicoltura italiana a causa dell’aumento delle importazioni dai Paesi meno sviluppati. Gabriel Carenini, vicepresidente di Cia Piemonte, sottolinea “Purtroppo siamo ancora lontani sia da un’eventuale concessione della clausola che il nostro Governo ha avanzato inutilmente a Bruxelles, sia dall’approvazione di una nuova legge sull’etichettatura. Chiediamo al nostro Governo di assumere una posizione più decisa, sollecitando l’Unione Europea ad adottare con urgenza la clausola di salvaguardia delle importazioni”.
Intanto, dalle informazioni fornite dalla Commissione europea si rileva che da settembre a dicembre 2014 le importazioni di riso semilavorato e lavorato dai Paesi maeno avanzati risultano sostanzialmente stabili (-1%) rispetto allo stesso periodo del 2013. Le importazioni dalla Cambogia, che coprono l’83% delle importazioni dai Pma, evidenziano un calo del 13% rispetto ad un anno fa, essendo passate da 77.881 a 67.528 tonnellate, mentre le importazioni dal Myanmar, che rappresentano il 15% delle importazioni dai PMA, risultano in aumento del 257% rispetto all’anno scorso, essendo passate da 3.479 a 12.405 tonnellate
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