“C’erano una volta i contadini illuminati, oggi abbiamo tanti dottori contadini”. Giorgio Calabrese, noto nutrizionista e docente, parla così dell’evoluzione del cibo e del legame con chi produce. E del rapporto nuovo tra scienza e mondo dei campi. Calabrese prende spunto dai “Distretti del cibo” che in Piemonte sono stati al centro di una “Tre giorni” con tute le regioni d’Italia. “Oggi non è solo produrre bene ciò che conta, ma dobbiamo spiegare che stiamo cambiando la composizione degli alimenti, per fronteggiare il cambiamento climatico. Insomma, dobbiamo ricaricare le armi del cibo, aiutare la produzione degli alimenti con antiossidanti. In questo contesto i Distretti italiani possono diventare punti di riferimento perché producono cibo di qualità.
E i dottori contadini? “E’ una cosa positiva, sono i figli e i nipoti, quelli che hanno studiato e con loro si può migliorare le condizioni di produzione. E’ assolutamente necessario aumentare la ricerca scientifica anche nei campi. L’obiettivo è quello di utilizzare meno farmaci, puntare maggiormente sulla prevenzione e il benessere. E s’incomincia proprio dai campi. Dobbiamo aggiungere vita ai giorni e non giorni alla vita”-
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