Qualità dell’aria, gestione irrigua, filiera della carne di razza Piemontese, peste suina africana ed a molte altre questioni: questi i temi principali al centro dell’incontro tra Coldiretti Piemonte e Regione. “Temi sui quali l’agricoltura Made in Piemonte non può più aspettare” ha detto la presidente regionale Coldiretti, Cristina Brizzolari. All’incontro erano presenti il governatore Alberto Cirio, il vicepresidente Coldiretti regionale con delega territoriale alla zootecnia, Bruno Mecca Cici, ed il delegato confederale, Bruno Rivarossa. Inoltre: Matteo Marnati, assessore regionale all’Ambiente, Marco Protopapa, assessore regionale all’Agricoltura, Marco Gabusi, assessore regionale alle Infrastrutture ed Opere pubbliche, insieme allo staff tecnico dei vari assessorati.
“Rispetto al tema della qualità dell’aria, per ovviare all’attuale normativa senza penalizzare eccessivamente solo le imprese agricole ed armonizzare le disposizioni regionali con quelle nazionali, abbiamo chiesto di studiare un modello basato sulle previsioni e sul meccanismo del semaforo per consentire gli abbruciamenti quando questa pratica si rende necessaria. Di fronte alla forte richiesta di Coldiretti di togliere l’obbligo della copertura della concimaia che, oltre ad avere dei costi insostenibili per le imprese, avrebbe anche un significativo impatto in termini paesaggistico-ambientali, la Regione si è impegnata ad analizzare ed a proporre soluzioni alternative con il nuovo Piano Stralcio per la Qualità dell’Aria – fanno notare Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Circa una migliore gestione irrigua, abbiamo ribadito, anche a fronte della neve e delle piogge di queste ultime settimane, l’urgenza di non disperdere l’acqua, di riorganizzare in modo più organico l’attuale situazione degli invasi e di sostenere, attraverso l’individuazione di specifiche risorse economiche, la costruzione e la ristrutturazione dei pozzi. La zootecnia da carne, legata soprattutto alla razza Piemontese, è stata, poi, attenzionata chiedendo uno specifico intervento di carattere straordinario e regionale, di almeno 1 milione di euro, a supporto delle imprese del settore. Per la Piemontese paliamo di un comparto che conta 310 mila capi, più di 4 mila aziende, oltre 10 mila addetti nel settore, con una elevatissima percentuale di giovani allevatori. Allo stesso modo, servono anche provvedimenti per le altre filiere in difficoltà. Infine, siamo tornati sul tema della Peste Suina poiché è fondamentale continuare, da un lato, ad incrementare il depopolamento dei cinghiali, soprattutto nelle aree dove si sono rilevati gli ultimi casi di peste, in modo da evitare, parallelamente, un ulteriore ampliamento delle zone di restrizione, e consentire, dall’altro lato, alle imprese suinicole la loro piena attività per tutelare il reddito aziendale. Si è aperto, quindi, un tavolo di confronto utile a sollecitare il reperimento delle risorse necessarie per far sì che il tutto si possa concretizzare nell’interesse dei vari comparti produttivi regionali”.
Sul fronte inquinamento la Regione si è resa disponibile a coinvolgere l’Università di Torino per verificare la possibilità di individuare una soluzione alternativa, che consenta l’accumulo dei liquami all’aperto superando l’obbligo, a partire dal 2026, per le aziende di dotarsi di coperture, pur garantendo il rispetto dei limiti delle emissione previsti dalla legge.
Sull’annoso tema degli abbruciamenti si è definito di coinvolgere direttamente l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, Arpa, al fine di studiare la praticabilità di un semaforo che a fronte di particolari condizioni climatiche favorevoli, possa consentire autorizzazioni puntuali senza compromettere il rispetto dei limiti di legge.
Per quanto riguarda la carenza idrica e la pianificazione di interventi di realizzazione di invasi di grandi, medie e piccole dimensioni, la Regione è intenzionata a individuare risorse per sostenere la realizzazione di pozzi all’interno delle aziende agricole, con una misura che sarà affinata nelle prossime settimane. Sarà anche approfondito un progetto di sostegno alla filiera della carne di razza piemontese con piani di promozione e valorizzazione di un prodotto che rappresenta un’eccellenza unica del territorio.
You must be logged in to post a comment Login