La risicoltura al giro di boa: sta per archiviare l’annata 2023 e s’interroga sul 2024, alle porte. Occasione è “Fiera in campo”, il tradizionale appuntamento (45.a edizione) che si svolge a Caresanablot (Vercelli), organizzata da Anga (Giovani agricoltori di Confagricoltura). Quest’anno con stimoli e spunti aggiuntivi dall’eco della protesta che con i trattori ha invaso le strade d’Italia e di tutta Europa, sino a Bruxelles.
Nel convegno inaugurale a parlare di futuro immediato (lunedì 26 a Bruxelles le organizzazioni agricole chiederanno modifiche alla Pac (Politica agricola comune) il presidente di Confagricoltura Vercelli-Biella, Benedetto Coppo, che ha auspicato lo snellimento delle procedure per l’accesso ai contributi del PSR (Programma sviluppo rurale); Giovanni Gioia (presidente nazionale Anga); Giacomo Mezza (presidente giovani agricoltori Vercelli). Poi Massimiliano Giansanti, presidente nazionale di Confagricoltura, in videocollegamento. Natalia Bobba, ha sottolineato il ruolo di Ente Nazionale Risi, di cui è diventata presidente da pochi mesi: “Questo ente, fondato nel 1931, quindi quasi centenario, ha superato una dittatura, una guerra mondiale, ha convissuto con più governi e ministri di tute le bandiere politiche. Nella sua lunga storia ha incrociato l’ammasso del risone, il prezzo dell’intervento, l’epoca delle mondine. Poi l’era dei prodotti chimici. E’ stato protagonista alla nascita del Mercato Comune, poi della Cee e dell’Unione Europea. Gli acronimi cambiano, la sostanza no, perché in tutti questi anni la nostra Europa non ci ha mai regalato nulla. L’Ente Risi, che qualcuno vede come nemico, ha sempre lavorato a favore del riso, combattendo contro la concorrenza sleale, le importazioni agevolate dal Sudest asiatico. Il settore deve essere unito, occorre far dialogare tutta la filiera: se non ci fossero i risicoltori l’industria di trasformazione non esisterebbe, e viceversa”.
Giuseppe Sarasso ha svolto il tema dei costi di produzione dell’azienda risicola, aumentati negli ultimi anni, con uno sbilanciamento dei ricavi a favore della Grande distribuzione. Poi gli assessori regionali Marco Protopapa (Agricoltura) e Matteo Marnati (Ambiente). Le conclusioni del convegno, moderato da Paolo Piana, sono toccate a Luca Brondelli di Brondello (componente della Giunta confederale Confagricoltura): “Noi non siamo contro gli obiettivi del Green Deal, ma contro gli strumenti e la tempistica. Alla politica chiediamo più coraggio e capacità di incidere sulle loro strutture. E per quanto riguarda la Pac, visto che il budget si riduce, è arrivato il momento di decidere quali sono i veri agricoltori e a chi dare gli aiuti. No asole promesse nel periodo elettorale”.
Il professor Roberto Canali (Università Cattolica Sacro Cuore) e Caterina Luppa (componente nazionale Anga) sono intervenuti sul tema del “carbon farming”.
Quest’anno – ha affermato Giacomo Mezza, presidente di Anga Vercelli – abbiamo organizzato il “Fuori Fiera”, una serie di eventi in città e in provincia, partiti la settimana precedente la kermesse per promuovere il riso. Come giovani imprenditori ci preoccupiamo del futuro. Auspico che, nella distribuzione delle risorse, i Csr (Complementi regionali per lo Sviluppo Rurale) procedano con equità tra le province piemontesi. E, soprattutto, che sia considerata l’importanza dell’acqua per il riso, fondamentale per il nostro territorio”.
A Fiera in Campo sono presenti più di 140 espositori da tutta Italia e dall’Europa con le ultime novità della tecnologia e delle attrezzature, che saranno testate durante le «prove in campo», su 40 ettari. La formula vincente della kermesse è quella di permettere all’agricoltore di riuscire a confrontare, all’opera, i macchinari prima di acquistarli. Sabato e domenica la mostra di modellismo agricolo, con 80 espositori.
You must be logged in to post a comment Login