C’è stato un tempo in cui le colline novaresi erano considerate i “parenti poveri” della grande collina piemontese, quella delle Langhe e del Monferrato, blasonate, ricche di cultura, storia, grandi vini. Poi è arrivato il tempo del riscatto: l’area dell’Alto Piemonte non è più un paria, ma ha conquistato il ruolo di protagonista e ora anche il Mercato della Terra delle Colline Novaresi, voluto da Slow Food. E’ il sesto in Piemonte e appartiene a una rete internazionale che ne annovera cento. La “scintilla” è scoccata a Fontaneto d’Agogna, che assieme a Cureggio è patria della cipolla bionda. Con la “benedizione” di Elena Sandrone, coordinatrice internazionale, questo singolare mercato diffuso si allarga attraverso cinque tappe. Luca Platini, presidente della Condotta Slow Food e coordinatore del Mercato della Terra, ripercorre in poche battute una storia di determinazione e passione: “Quella cipolla è il simbolo della nostra comunità. Decidemmo di metterla a diposizione del territorio affinché trainasse gli altri tesori della nostra zona. Vogliamo camminare al fianco di donne e uomini curiosi e appassionati, di chi antepone il noi all’io. Questo ci ha portato a impegnarci sui mercati e a valorizzarli come luoghi di incontro, conoscenza, scambio, crescita, amicizia”.
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