Mario Francese, presidente di Airi (Associazione Industrie risiere italiane), ha chiesto un incontro urgente al ministro degli Esteri, Antonio Tajani, per rappresentargli la grave situazione in cui versa il settore risicolo a causa delle importazioni.
In una lettera inviata al ministro, Francese lancia l’allarme e sottolinea che “il futuro del riso italiano, leader nell’Unione Europea, rischia di essere messo in discussione a causa delle importazioni di cereale già confezionato dall’estero. Negli ultimi 5 anni, il riso confezionato ha raggiunto il 30% di tutte le importazioni europee, avvantaggiandosi competitivamente del fatto che è assoggetto allo stesso dazio previsto per il riso sfuso. Il prodotto già confezionato arriva direttamente al consumatore finale, tagliando fuori tanto l’industria quanto l’agricoltura nazionale”.
“Al crescere di questo fenomeno, il prodotto estero progressivamente potrebbe sostituirsi a quello comunitario con gravi ripercussioni sulla produzione e autosufficienza alimentare dell’Unione Europea. Questo scenario potrebbe drammaticamente aggravarsi in vista delle possibili prossime concessioni europee all’India e a fronte della richiesta indiana di registrare la denominazione “Basmati” come IGP, che pur presentando gravi limiti giuridici e fattuali, se approvata, favorirebbe le esportazioni in esenzione di dazio di riso Basmati indiano già lavorato e confezionato. Alla luce di quanto sopra esposto, riteniamo sia fondamentale proteggere la filiera risicola europea e nazionale individuando un dazio specifico il riso già confezionato; a tal proposito le sarei grato se potesse incontrarci, così da rappresentarle la gravità della situazione e supportare la ricerca di soluzioni adeguate”.
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