Presentata la richiesta della clausola di salvaguardia contro le importazioni dal Sudest asiatico, ora i risicoltori aspettano un segnale da Bruxelles. Il viceministro delle Politiche Agricole, Andrea Olivero, è fiducioso sull’esito: «La redazione del documento è frutto di un grande lavoro di squadra che ha coinvolto tutta la filiera (produttori e industriali) insieme con i ministeri delle Politiche Agricole e dello Sviluppo Economico. Nel giro di poche settimane attendiamo un’indicazione di ammissibilità. Ma non è questo l’unico obiettivo da raggiungere: da gennaio ci sarà un tavolo comune di tutto il settore per cercare di ragionare sulla promozione del prodotto made in Italy. Dobbiamo arrivare a una certificazione, al marchio del riso italiano che può rappresentare un valore aggiunto di riconoscibilitè. Questo deve essere il traguardo a prescindere dall’esitodella nostra richiesta a Bruxelles. Soltanto in questo modo potremo diversificarci>. Il viceministro lo ha dichiarato a margine del suo intrvento ufficiale tenuto alla Latteria Sociale di Cameri, che ha festeggiato i cento anni.
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