Blockchain, NFT (non fungible token, gettone non copiabile), Metaverso. Questi nuovi linguaggi entrano anche nel mondo del riso. A introdurli è Cristina Cavalchini Brizzolari, della tenuta “La Mondina” di Casalbeltrame (NO), che produce il marchio “Riso Buono”. Il nuovo servizio di tracciabilità è stato lanciato per proteggere e valorizzare il prodotto e garantire il cliente e le sue scelte di acquisto. Partner dell’operazione “pOsti”, start up innovativa specializzata nella tracciabilità in blockchain delle filiere agroalimentari.
Il progetto sviluppato da pOsti per RISO BUONO fa leva su tecnologie innovative, parte dal processo analitico di acquisizione dei dati tramite una piattaforma che permette di tracciare i lotti e le loro diverse caratteristiche (raccolta, essicazione, confezionamento e altre informazioni sul prodotto), sotto forma di certificati blockchain.
L’azienda comunicherà direttamente con i suoi consumatori attraverso un Qr Code apposto sul packaging del prodotto che, una volta inquadrato con lo smartphone, si collegherà alla Landing Page, dove è possibile visualizzare contenuti autentici, perché creati a partire da dati tracciati in blockchain: ogni certificato realizzato è un NFT che permetterà, inoltre, di operare anche sulle piattaforme per la compravendita degli stessi NFT e il Metaverso.
“Questa tecnologia ci permette di comunicare, per ogni lotto che produciamo, le informazioni chiave del processo della nostra filiera. – racconta l’imprenditrice romana – Il progetto con pOsti ha permesso di avvicinarci ulteriormente ai nostri consumatori grazie a un racconto digitale che sottolinea la nostra attenzione costante verso la sostenibilità, e soprattutto la trasparenza”.
Nella foto: Cristina Brizzolari (a destra) con Francesca Romana Barberini
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