di Fabrizio Filiberti
Rotazioni colturali nelle aziende biologiche, deroghe del ministero
Il Ministero delle politiche agricole, con la circolare n. 169145 del 13 marzo, ha accolto la richiesta di deroga ai criteri nazionali in materia di rotazioni colturali avanzata da parte di tutte le associazioni rappresentate nel tavolo tecnico compartecipato in agricoltura biologica. Il provvedimento è stato ritenuto necessario per contrastare le carenze di approvvigionamento di materie prime agricole che stanno interessando anche il nostro Paese come conseguenza del conflitto in Ucraina.
Per questa ragione, esclusivamente per questa annata agraria, saranno considerate conformi da parte degli organismi di controllo del settore biologico anche quelle rotazioni colturali che prevedono la semina di mais e girasole senza che siano rispettati i due cicli di colture principali di specie differenti. Restano immutati in ogni caso i prerequisiti in materia di agricoltura biologica previsti dalla normativa europea.
Fondo Impresa femminile nel settore della trasformazione dei prodotti agricoli.
Con Decreto direttoriale del 30 marzo sono stati stabiliti i termini e le modalità per la presentazione delle istanze di accesso al Fondo a sostegno dell’impresa femminile, istituito dalla legge di bilancio 2021 e disciplinato dal decreto del MISE, di concerto con il MEF, 30 settembre 2021.
La procedura individua date distinte per la presentazione delle domande relative agli interventi per l’avvio di nuove imprese e per quelle relative agli interventi per lo sviluppo di imprese costituite da almeno 12 mesi. Nello specifico:
? per l’avvio di nuove imprese femminili, la compilazione della domanda è prevista dalle 10 del 5 maggio 2022 e la presentazione dalle 10 del 19 maggio 2022;
? per lo sviluppo di imprese femminili già costituite, la compilazione della domanda è stabilita dalle ore 10:00 del 24 maggio 2022 e la presentazione a partire dalle ore 10:00 del 7 giugno 2022.
Il Fondo dispone di 160 milioni di euro di risorse PNRR che hanno integrato i 40 milioni di euro già stanziati nella legge di bilancio 2021.
Gli sportelli online per la presentazione delle domande saranno gestiti da Invitalia per conto del Ministero dello sviluppo economico.
Ai fini della compilazione, per accedere alla piattaforma è necessario essere in possesso di una identità digitale (SPID, CNS, CIE). Inoltre, è importante disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) del legale rappresentante delle società già costituita al momento della presentazione, oppure della persona fisica in qualità di socio o soggetto referente della società costituenda.
La compilazione, firmata digitalmente, si concluderà con il rilascio del “codice di predisposizione della domanda”, che servirà in fase di presentazione della domanda.
I fac – simili della documentazione da presentare saranno pubblicati a partire dal 20 aprile 2022.
Il Fondo Impresa femminile si rivolge a quattro tipologie di imprese femminili:
cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne socie;
società di capitale con quote e componenti degli organi di amministrazione per almeno i due terzi di donne;
imprese individuali con titolare donna;
lavoratrici autonome con partita IVA.
In relazione alla tipologia di appartenenza il Fondo in parola finanzia:
– se una libera professionista vuole costituire una nuova impresa, oppure l’impresa è stata costituita da meno di 12 mesi, si possono presentare progetti d’investimento fino a 250 mila euro.
Il Fondo mette a disposizione un contributo a fondo perduto che varia in funzione della dimensione del progetto:
per progetti fino a 100 mila euro, l’agevolazione copre fino all’80% delle spese (o fino al 90% per donne disoccupate) entro un tetto massimo di 50 mila euro;
– per progetti fino a 250 mila euro, l’agevolazione copre il 50% delle spese, fino a un massimo di 125 mila euro- Se invece si ha un’impresa attiva da più di 12 mesi, si possono presentare progetti d’investimento fino a 400 mila euro per sviluppare nuove attività o per ampliare attività esistenti. In questo caso, il Fondo prevede un mix di contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso zero, con una copertura fino all’80% delle spese ammissibili, per un massimo di 320 mila euro, da rimborsare in otto anni- in entrambi i casi, non è richiesto un valore minimo del progetto d’investimento, che dovrà essere realizzato in 24 mesi. I piani di spesa possono prevedere le spese per investimento e il costo del lavoro. Sono finanziabili anche le spese per il circolante, entro un massimo del 20% del programma di spesa ammissibile (o del 25% per le imprese con più di 36 mesi). Solo per le imprese con oltre 36 mesi di vita il contributo al circolante è concesso interamente a fondo perduto;
– Le proponenti possono inoltre richiedere, al momento della compilazione della domanda, il servizio di assistenza tecnico-gestionale che comprende:
o un tutoraggio – in fase di realizzazione del progetto – per accompagnare le imprese nell’utilizzo delle agevolazioni, supportarle nel predisporre le richieste di erogazione del finanziamento o altra documentazione di progetto, e trasferire competenze specialistiche, mediante incontri on line o in presenza che verranno pianificati insieme al tutor; o un voucher di 2 mila euro da utilizzare a copertura del 50% del costo sostenuto dalle imprese per l’acquisto di servizi di marketing o comunicazione strategica del valore minimo di 4 mila euro.
Prolungamento misure agro -ambientali, domande entro il 16 maggio
Con uno stanziamento di quasi 34 milioni di euro la Regione Piemonte ha aperto il bando di prolungamento della Misura 10 del PSR 201 – 2022, che prevede premi a favore degli agricoltori che si impegnino a realizzare iniziative agro-climatiche ambientali. Le domande potranno essere presentate entro il prossimo 16 maggio.
Nel dettaglio le operazioni che sono state prolungate sono le seguenti:
• 10.1.1 Produzione integrata
• 10.1.3 Tecniche di agricoltura conservativa
• 10.1.3/1 Introduzione delle tecniche di minima lavorazione
• 10.1.4 Sistemi colturali ecocompatibili
• 10.1.4/1 (Conversione di seminativi in foraggere permanenti)
• 10.1.4/3 (Inerbimenti multifunzionali ai bordi di seminativi)
• 10.1.6 Difesa del bestiame dalla predazione da canidi sui pascoli collinari e montani
• 10.1.7 Gestione di elementi naturaliformi dell’agroecosistema:
• 10.1.7/2 Coltivazioni a perdere per la fauna selvatica,
• 10.1.7/3 Gestione di fasce inerbite ai margini dei campi
• 10.1.8 Allevamento di razze autoctone minacciate di abbandono
I beneficiari che intendono aderire volontariamente alla proroga annuale degli impegni conclusi nel 2021 devono continuare a rispettare tutti gli impegni, i vincoli e gli obblighi già sottoscritti con la domanda di sostegno iniziale e gli aggiornamenti successivi.
FAQ sull’utilizzo dei crediti d’imposta per i consumi di energia e gas
L’Agenzia delle Entrate, in materia di Bonus energia, ha ammesso l’utilizzo in compensazione dei crediti gas ed energia in un periodo antecedente rispetto alla conclusione del trimestre di riferimento, a condizione che le spese per l’acquisto dell’energia elettrica e del gas naturale consumati cui si riferisce il credito d’imposta siano state sostenute nel trimestre e tale circostanza sia documentata mediante fattura d’acquisto.
Questa precisazione è contenuta in una Faq dell’11 aprile scorso e deriva della lettura degli articoli n. 15 del Dl n. 4/2022, n. 4 e 5 del Dl n. 17/2022, e n. 3 e 4 del Dl n. 21/2022 (c.d. Decreti Energia), dai quali non si evincono specifiche previsioni che precludano l’utilizzo in compensazione del bonus prima della fine del trimestre di riferimento.
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