“La situazione emergenziale della peste suina africana in cui ci troviamo richiede azioni straordinarie che consentano di ottenere dei risultati e questo sarà possibile se si troveranno personale proveniente dalle istituzioni e risorse finanziarie per contribuire alle diverse spese necessarie alle attività svolte dai volontari”. Lo scrive l’assessore all’Agricoltura, cibo, caccia e pesca della Regione Piemonte Marco Protopapa in una lettera indirizzata ai ministri Patuanelli e Cingolani, al Commissario straordinario per la gestione emergenza Psa, Angelo Ferrari e all’Ispra.
A distanza di tre mesi dall’inizio dei monitoraggi nelle zone definite infette, si sta registrando una forte contrazione della presenza dei volontari, che sono in numero esiguo e quindi non sufficiente per dare le risposte richieste.
La Regione Piemonte recentemente con una propria ordinanza ha cercato di interpretare i segnali di urgenza e preoccupazione espressi dal territorio attivando tutti gli strumenti utili per contenere l’espansione. Ma nella lettera inviata dall’assessore ai ministri si avverte l’urgenza di una svolta. “Le operazioni – prosegue infatti Protopapa – sono necessarie per raggiungere l’eliminazione del virus e per rispettare gli obiettivi fissati dall’Ispra pari a 38.200 cinghiali da abbattere. Considerata l’estensione del territorio da monitorare con continuità e per un periodo al momento indefinito, riteniamo che con le esigue forze “istituzionali” ora a disposizione, ovvero guardia-parco, polizia provinciale e addetti forestali regionali, non sarà possibile garantire un’efficace ricerca attiva delle carcasse né tantomeno effettuare il controllo, contenimento e selezione dei cinghiali”.
You must be logged in to post a comment Login