La Fondazione Banca Popolare di Novara per il Territorio, presieduta da Franco Zanetta, è intervenuta in due settori realizzando due importanti progetti, uno n ambito sanitario e l’altro nel sociale.
la prima iniziativa: l’acquisto di uno strumento destinato ai Dipartimenti scientifici della scuola di Medicina dell’Università del Piemonte orientale «Amedeo Avogadro» e in particolare al Dipartimento di Medicina traslazionale diretto dalla dottoressa Fabiola Sinigaglia. Si tratta di un microdissettore laser per l’analisi morfologica, che consentirà di selezionare in maniera precisa cellule neoplastiche, al fine di programmare interventi specifici e una migliore selezione.
Tutti i dettagli sono stati illustrati durante una conferenza stampa che si è svolta nelle sale di Palazzo Bellini, sede storica della BpN, e alla quale hanno partecipato, oltre al presidente della Fondazione Franco Zanetta, il segretario Gianlugi Zacchi, il vicepresidente del Banco (Maurizio Comoli), la responsabile del Dipartimento, Sinigaglia, con i suoi più stretti collaboratori.
L’altro intervento è vlto a sostenere un’importante iniziativa della Caritas diocesana di Novara, diretta da don Dino Campiotti: riguarda l’impiego di alcune persone disagiate che vivono e operano nell’ex campo Tav (oggi Villaggo Emmaus): cn l’acquisto di attrezzature specifiche sarà migliorato e accresciuto il loro lavoro nel campo della sartoria, sino a diventare un supporto per alcune industrie dell’alta moda già operanti sul territorio.
Per i due progetti la Fondazione ha meso a disposizione 22.500 e 20.000 euro. Dal 2002, anno in cui venne creata la Fondazione – come ha ricordato Zanetta – sono stati erogati sul territorio 52 milioni di euro.
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