Stefano Vercelloni, assessore al Comune di Sizzano (Novara), è stato confermato alla guida del Coordinamento delle Città del Vino del Piemonte. La conferma è avvenuta durante l’Assemblea delle Città del Vino del Piemonte, che si è tenuta a Gattinara, con i rappresentanti dei Comuni di Gattinara, Guarene, Borgomanero, Barolo, Quaranti, Mezzomerico, Treiso, Ovada, Alba, Vigliano Biellese, Canelli, Nizza Monferrato, Sizzano, Ghemme, Bogogno, Briona, Fara Novarese, Maggiora, Boca, Suno e Barengo.
L’Assemblea ha poi nominato il nuovo Coordinamento regionale che risulta così composto: Stefano Vercelloni, Sizzano (coordinatore regionale); Valentino Guglielmino, Gattinara (vice coordinatore regionale); Piero Rivetti (Guarene); Giovanni Bocchino (Canelli); Marco Lanza (Ovada); Marco Biglia (Agliano Terme); Mario Sandri (Alba). L’Assemblea ha inoltre proposto, oltre al Coordinatore Vercelloni, Valentino Guglielmino quale candidato a rappresentare il Nord nel prossimo Consiglio Nazionale dell’Associazione che sarà eletto a Barolo il 21 novembre 2021, giorno in cui si terrà l’assemblea nazionale che sarà chiamata anche ad eleggere il nuovo presidente.
Stefano Vercelloni, nel suo intervento, ha ricordato come le attività in questo ultimo triennio siano state fortemente limitate dai limiti imposti dalle restrizioni decise dalle autorità per limitare gli effetti della pandemia causata dal virus Covid-19. Questo ha comportato anche per l’Associazione Nazionale molti cambiamenti e rinunce anche per iniziative importanti come il rinvio nel 2020 del Concorso Enologico Internazionale che poi si è tenuto dal 20 al 23 maggio scorsi, e che ha visto la partecipazione di aziende piemontesi che hanno conquistato ben 10 Medaglie d’Oro.
Nel 2020 l’Assemblea Nazionale delle Città del Vino, che si era tenuta a Siena l’11 luglio, ha consentito di avviare alcuni progetti tra i quali l’indizione del primo Bando per decretare la Città Italiana del Vino 2021 al quale hanno partecipato 7 Comuni e che ha visto l’affermazione di Barolo. Lo scorso 15 maggio si è infatti tenuta la cerimonia di insediamento di un evento nato per “aprire una finestra su di uno specifico territorio in termini di comunicazione, progettualità, cultura, ambiente, valorizzazione delle produzioni enologiche, tipicità”, come ha sottolineato Vercelloni.
Alla cerimonia di investitura, erano presenti, tra gli altri, il presidente della Regione Cirio all’Assessore all’Agricoltura Protopapa al quale Vercelloni, assieme al presidente nazionale di Città del Vino Floriano Zambon, ha presentato la richiesta formale da parte dell’Associazione di essere invitata alle riunioni del tavolo istituzionale per l’agricoltura e la filiera vitivinicola, richiesta che è stata accolta.
“Nel 2021 – afferma ancora Vercelloni – il fatto politico più importante fino a questo momento è stato la sottoscrizione del cosiddetto Patto di Spello per l’enoturismo e oleoturismo italiano, firmato da Città del Vino, Città dell’Olio, Federazione Nazionale Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori, Movimento Turismo del Vino e dell’Olio, Unione Italiana Vini; le organizzazioni intendono condividere un percorso comune che consenta di mettere al centro delle politiche nazionali, in particolare del Ministero per le Politiche Agricole e del Ministero per la Cultura e il Turismo, lo sviluppo sostenibile, la diffusione di buone pratiche di gestione dei territori, la valorizzazione delle loro potenzialità turistiche quali strumenti di crescita economica e sociale e di miglioramento della qualità della vita.” A questo proposito le Associazioni hanno richiesto di poter sedere al tavolo permanente di consultazione con il Ministero per le Politiche Agricole, per la creazione di una cabina di regia nazionale affinché le scelte che riguardano la filiera eno-oleo turistica possano essere condivise e rappresentino con efficacia le reali esigenze e aspettative dei territori. Questa richiesta è stata sottoporta formalmente all’attenzione del Sottosegretario alle politiche agricole Gian Macro Centinaio che ha dato la sua piena disponibilità.
Vercelloni ha poi ricordato di un’altra importante iniziativa nata in Piemonte, la cosiddetta “vendemmia turistica” ideata dal Comune di Alba che ha promosso la sottoscrizione di un accordo tra Aziende, Associazioni di categoria, Enti sanitari e Ispettorato del Lavoro, per consentire alle aziende vitivinicole di ospitare turisti che possano intraprendere l’esperienza della vendemmia senza incorrere in sanzioni anche pesanti da parte degli organi di controllo, in quanto trattasi di attività limitata nel tempo, esclusivamente di carattere ludico e quindi non perseguibile come lavoro nero. Il progetto del Comune di Alba è stato fatto proprio dall’Associazione che lo sta diffondendo presso tutti gli altri comuni soci in Italia e sta riscuotendo un notevole interesse da parte delle istituzioni locali e delle aziende vitivinicole.
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