Il re degli erborinati, il Gorgonzola Dop, dal 21 marzo torna protagonista in TV con uno spot che mette al centro il prodotto e le sue qualità. Ed è tra le prime 26 denominazioni italiane incluse nell’accordo che, per i prossimi quattro anni, garantirà protezione giuridica dalle imitazioni e dall’uso improprio del nome del prodotto in Cina. Dopo la firma avvenuta lo scorso settembre, è infatti ufficialmente entrato in vigore l’accordo bilaterale tra Cina e Unione Europea che tutela Dop e Igp europee nel mercato cinese. Secondo il Presidente del Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola Antonio Auricchio “l’accordo rafforza ulteriormente la registrazione del marchio “Gorgonzola” avvenuta già nel 2014 e va nel senso di generare, da un lato, vantaggi commerciali per le nostre aziende che esportano in Cina, e dall’altro di permettere ai consumatori cinesi di accedere a prodotti di qualità garantiti che è la strada migliore per combattere l’Italian Sounding”.
“Dolce o Piccante, si dice Gorgonzola Dop” questo il claim della campagna del Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola Dop. Con oltre 5milioni 100 mila forme prodotte nel 2020, un terzo delle quali esportate in tutto il mondo, il Gorgonzola DOP è il terzo formaggio di latte vaccino per importanza, nel panorama dei formaggi DOP italiani.
Realizzata e pianificata dall’agenzia Mextrix Communication di Milano, la campagna andrà in onda sulle reti RAI fino al 3 aprile. Nel 2020 la produzione è stata di 5.100.423 forme, con un aumento dell’1,49% (pari a 74.638 forme) rispetto al 2019 e del 5,18% (pari a 251.120 forme) rispetto al 2018. Il primo mese dello scorso anno ha fatto registrare la produzione massima mensile (492.269 forme) degli ultimi 5 anni.
L’Unione Europea si conferma il principale mercato fuori dei confini nazionali avendo assorbito oltre l’85% della quota destinata all’export, con la Germania primo paese importatore (537.721 forme al 30-11-2020) seguita dalla Francia (374.562 forme), dalla Spagna (106.528) e dai Paesi Bassi (93.274). Le esportazioni verso il Regno Unito (59.151 forme) fanno registrare un inedito calo del 22,8% in larga parte imputabile alle politiche adottate dal Paese in occasione della Brexit. Primo paese extra UE si conferma il Giappone (35.051 forme), seguito da Australia (27.526 forme) e Stati Uniti (25.106 forme).
A livello regionale, oltre due terzi della produzione (3.616.765 forme) si sono concentrati in Piemonte, il restante nelle province lombarde. L’11,3% del totale è stato destinato alla produzione di Gorgonzola Piccante (576.877 forme).
Sempre nel 2020 le forme destinate all’estero sono state 1milione 770 mila anche in questo caso con un aumento (+2,9%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (dato aggiornato al 30 novembre 2020). “Non era così scontato, nell’anno contrassegnato dallo scoppio della pandemia da COVID19, riuscire a mantenere il segno positivo nella produzione e nelle esportazioni. Seppur con aumenti più contenuti, la produzione di Gorgonzola Dop si è mantenuta ben al di sopra del tetto dei 5 mil di forme, raggiunto per la prima volta nel 2019, confermando il trend in costante crescita degli ultimi 12 anni.” – commenta il presidente del Consorzio Gorgonzola, Antonio Auricchio – Come presidente credo che un plauso vada fatto a tutte le 39 aziende associate e alle circa 1800 aziende agricole che hanno assicurato la produzione di un’eccellenza italiana come il Gorgonzola pur operando in condizioni non facili”.
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