Se la Slovenia ci scippa l’aceto balsamico

di Gianfranco Quaglia

Gli attacchi all’agroalimentare Made in Italy non sono una novità. L’Italian sounding, il fenomeno per cui si utilizzano marchi e immagini evocativi del cibo italiano, genera un fatturato che sfiora i 100 miliardi di euro e colpisce le nostre eccellenze. Ma era impensabile che venisse sferrato un attacco all’Italian food, quello vero, cercando di ottenere il via libera di Bruxelles. E’ il caso del tentativo che arriva dalla Slovenia, per la verità già molto avanzato, contro l’aceto balsamico di Modena Dop e l’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia Dop. Le autorità di Lubiana hanno avviato la procedura prevista dalla direttiva Ue notificando alla Commissione europea una richiesta finalizzata all’approvazione di una norma sulla qualità dell’aceto e dell’acido acetico diluito che disciplini le condizioni in materia di qualità, etichettatura e tipologia che gli aceti sloveni devono rispettare. Che cosa significa? Gli europarlamentari italiani Paolo De Castro e Elisabetta Gualmini hanno presentato un’interrogazione al commissario all’agricoltura Ue, il polacco Janusz Wojciechowski, che spiega molte cose: “La norma – osservano – presenta diverse criticità, riguardanti le denominazioni di vendita ammesse, in particolare l’introduzione delle definizioni di aceto vegetale per tutti gli aceti prodotti a partire da piante o parti di piante, e di aceto balsamico per tutti gli aceti contenenti succhi di frutta o mosti”. Altre denominazioni di vendita controverse, come aceto vegetale, misto o di vino diluito, pregiudicherebbero anche una corretta informazione al consumatore. Emilio Viafora, presidente Federconsumatori: “In pratica si tenterebbe di aggirare il sistema di tutela delle Dop e Igp”. Una reazione arriva anche da Sandra Savino, coordinatrice regionale di Forza Italia in Friuli e membro Commissione agricoltura della Camera: “Si vuole sdoganare prodotti senza identità e senza storia per sottrarre spazi di mercato alle nostre eccellenze”. Anche l’europarlamentare della Lega Alessandro Panza ha presentato con i colleghi del suo gruppo un’interrogazione alla Commissione per sollecitarla a prendere una posizione . Una nota è stata inviata ai commissari alla concorrenza, all’agricoltura e al mercato interno. 

 

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