Utile netto a 20,9 milioni, contro i 797 milioni del 2019 . Questo il risultato dell’esercizio 2020 di Banco BPM. Nel dettaglio l’esercizio 2020, al netto degli effetti non ricorrenti, si è chiuso con un utile netto “adjusted” pari a 330 milioni di euro. Il margine di interesse è salito dello 0,1% a 1.982,6 milioni di euro, mentre le commissioni nette sono calate del 7,3% a 1.663,8 milioni.
Gli impieghi netti alla clientela hanno riportato un rialzo del 3,3% a 109,3 miliardi di uro, mentre la raccolta diretta da clientela è salita da 108,9 a 120,1 miliardi di euro e quella indiretta da 89,7 a 91,6 miliardi.
“In particolare nel secondo semestre, i proventi operativi core (margine di interesse e commissioni) sono saliti del 5,9% e i costi operativi si sono ridotti del 5,4% – si legge in una nota del gruppo -. In conseguenza, il risultato della gestione operativa della seconda parte dell’anno è stato pari a 1,015 miliardi di euro (+43,5% rispetto al primo semestre 2020) e ha raggiunto 1,722 miliardi di euro nell’intero esercizio. Questi risultati hanno consentito al consiglio di amministrazione di proporre, in linea con le indicazioni della Bce, la distribuzione di un dividendo di 6 centesimi per azione pari a complessivi 90,9 milioni di euro”, prosegue il comunicato di Banco Bpm.
L’istituto di credito guidato da Giuseppe Castagna ha confermato il piano di ristrutturazione che prevede la chiusura di 300 filiali e accompagnamenti all’esodo di 1500 dipendenti di tutto il gruppo
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