Cinquemila segnalazioni di danni causati all’agricoltura da fauna selvatica nel 2020 in Piemonte, secondo i dati pervenuti alla Regione. Un quadro allarmante, che fa registrare un incremento rispetto all’anno precedente.
La situazione è stata esaminata in due riunioni che si sono svolte tra Regione Piemonte, rappresentata dall’assessore all’Agricoltura, Marco Protopapa, e con la presenza in mattinata del presidente regionale Alberto Cirio, e i presidenti degli Atc (Ambiti territoriali di caccia) e Ca (Comprensori alpini). Sono stati affrontati il capitolo
danni, la gestione dei rimborsi e delle perizie, i trasferimenti dei fondi per la copertura dei danni stessi.
“L’incontro è stato un momento importante di confronto, probabilmente non abituale, dove tutti i presidenti degli Atc e Ca hanno esposto le proprie situazioni. – ha sottolineato l’assessore regionale Protopapa – Nella riunione è stato affrontato il problema della mancanza di guardie venatorie nella gestione della fauna selvatica durante questo periodo emergenziale. In particolare è stato affrontato il tema della presenza dei cinghiali sul nostro territorio e della necessità di contenimento, sia per i danni che causano alle colture sia perché rappresentano un problema grave di sicurezza stradale per i cittadini”.
L’assessorato regionale ha anche presentato la prima bozza del regolamento di disciplina dei contributi per i danni da fauna e le linee guida della gestione del cinghiale, elaborate insieme con il gruppo di lavoro dei tecnici.
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