Si chiama Revycare ed è il primo fungicida di nuova generazione prodotto da Basf. Ha ottenuto l’approvazione del Ministero della Salute alla commercializzazione e impiego sulle principali colture cerealicole: frumento, orzo, farro e triticale.
Già introdotto in numerosi paesi europei, Revycare® viene ora lanciato sul mercato italiano nella protezione dei cereali dalle principali malattie fungine, tra cui septoria e ruggini.
“Siamo orgogliosi di mettere a disposizione degli agricoltori italiani, già dalla prossima campagna, Revycare – dichiara Jose Antonio Salinas, Marketing Manager Italia – “In un mercato dove molti triazoli sono soggetti a revisione registrativa, Basf presenta un triazolo innovativo, capace di soddisfare i più alti requisiti regolatori e che costituirà un pilastro della difesa cerealicola nazionale”.
Tra i punti di forza la flessibilità d’impiego, che ne permette l’utilizzo anche in condizioni metereologiche avverse; la selettività in ogni condizione climatica che ne consente l’impiego in miscela con i principali erbicidi. Inoltre, si differenzia dai triazoli convenzionali per una persistenza unica e un’elevata velocità d’azione. Stefano Tarlazzi, Technical Crop Manager Cereali : “Introduciamo il nuovo prodotto sul mercato italiano dopo un articolato programma di prove: realizzate per più anni, su tutto il territorio nazionale e in collaborazione con i principali centri di saggio e Università. Esperienze in campo che hanno evidenziato, su tutto, l’ottima efficacia e l’elevata selettività del prodotto.”
Revysol® è il marchio commerciale della nuova molecola (mefentrifluconazolo) frutto della ricerca di eccellenza di BASF e della sua continua spinta all’innovazione. Viene presentato come il primo Isopropanol-Azolo, fungicida della famiglia dei triazoli dalle caratteristiche uniche: è infatti dotato di un’innovativa struttura chimica che gli consente di mutare la sua configurazione spaziale. Grazie a questo comportamento Revysol® si lega all’enzima bersaglio (C14-Demetilasi) con una forza fino a 100 volte superiore rispetto ai triazoli tradizionali.
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