Un milione e 200 mila italiani sono contagiati dall’ortomania, virus benefico che si è si è diffuso a macchia in tutte le città. Gli orti urbani riguardano 77 capoluoghi, occupano una superficie di 2 milioni di metri quadri e sono in espansione, favoriti anche dal bonus verde che consente una detrazione del 36% sulle spese sostenute per la sistemazione di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari. Si coltiva un po’ di tutto, così come avviene nel comparto professionale. Assosementi registra 22.800 ettari destinati alla moltiplicazione delle sementi ortive e aromatiche, posizionando l’Italia tra i Paesi leader a livello europeo. Alcune curiosità: il ravanello con 1.710 ettari è la coltura in testa alla classifica delle orticole, seguito da cipolla, cicoria, radicchio, cavoli, pisello, carota. In coda lenticchia e zucchino. La graduatoria delle regioni vede in prima posizione Emilia Romagna, a seguire Puglia, Marche, Molise, Piemonte.
Per le aromatiche il coriandolo, con oltre diecimila ettari, un aumento esponenziale (rispetto al 2018) del 50 per cento, traina tutto il settore delle sementi da orto. L’esplosione del coriandolo è legata a una tendenza sempre più diffusa in cucina come spezia per migliorare il gusto dei cibi. Altri impieghi riguardano l’olio essenziale come aromatizzante nell’industria cosmetica o per infusi o bagni.
Roberto Morelato, presidente della sezione sementi da orto di Assosementi, è soddisfatto dell’andamento generale: “I risultati complessivi confermano le nostre attese, la vocazione del nostro Paese e la qualità delle produzioni sono state premiate e questo è particolarmente importante in una situazione globale incerta anche a causa della pandemia in atto”.
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