Nasce il primo corso di laurea in Italia in Diritto agroalimentare dell’Università degli Studi di Torino. Avrà una durata triennale ed è stato presentato nella Sala Michele Ferrero della sede di Confindustria Cuneo. Dopo il saluto del Rettore, Stefano Geuna, sono intervenuti Federico Borgna, Sindaco della Città di Cuneo, Mauro Gola, Presidente della Camera di Commercio e di Confindustria di Cuneo, Roberto Cavallo Perin, delegato del Rettore per gli insediamenti universitari extrametropolitani dell’Università di Torino, Alessandro Ciatti, Presidente del Corso di Laurea in Diritto Agroalimentare dell’Università di Torino e Marco Gervasio, responsabile Ufficio Legale Ferrero Italia.
L’agroalimentare, settore strategico per il sistema Italia trova, nella provincia di Cuneo, uno dei territori a maggior vocazione per numero di imprese e competitività. Per questo il corso, fortemente voluto dal professor Raffaele Caterina, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, farà riferimento alla sede di Cuneo dell’Ateneo. Nell’anno accademico 2020/2021 sarà erogato in modalità on line per poter soddisfare una domanda di studenti provenienti da tutta Italia.
Il percorso didattico affronterà le principali discipline del settore, dal diritto agrario a quello dei mercati agroalimentari, dalle discipline giuridiche in ambito ambientale al diritto Europeo, per preparare nuove figure professionali giuridiche corrispondenti alle esigenze occupazionali di una specifica realtà economico-sociale del nostro Paese.
L’obiettivo del percorso sarà quindi formare giuristi per le imprese agroalimentari, per le amministrazioni preposte alle attività di controllo del comparto agroalimentare ed esperti legali per le imprese e gli enti pubblici.
Il Corso, fra le novità dell’offerta formativa dell’Università di Torino per l’anno accademico 20/21, sarà di durata triennale e fornirà agli studenti una solida preparazione relativa ai principali ambiti giuridici correlata con l’apporto di alcune essenziali discipline di ambito agroalimentare, come il diritto agrario, il diritto dell’ambiente, il diritto dei mercati agroalimentari e il diritto vitivinicolo.
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