di Gianfranco Quaglia
Un albero, dieci, cento. Mille alberi. In principio era solo un faggio, esile, messo a dimora nel Parco Forlanini accanto all’aeroporto di Linate. Poi è diventato un bosco, il Bosco dei Faggi. Dietro quel primo albero, tredici anni fa, c’era un uomo, Paolo Pettinaroli da Romagnano Sesia (Novara) che aveva perso un figlio nell’alba nebbiosa dell’8 ottobre. E con lui i familiari di altre 117 vittime, ghermite da uno spaventoso incidente in quel lunedì mattina sulla pista dell’aeroporto. Il mondo, quell’anno, è ancora attonito per l’attentato alle Torri Gemelle accaduto meno di un mese prima. Ma qui non c’entra il terrorismo. Questa è una tragedia della superficialità e della noncuranza, un piccolo Cessna che rulla sulla pista mentre l’aereo delle linee scandinave sta per decollare. L’impatto, il fuoco, la vita e i progetti che si dissolvono in una manciata di secondi. Fra i passeggeri c’è anche Lorenzo, figlio di Paolo Pettinaroli.
E’ difficile, sarà impossibile sopire il dolore. Ma c’è un modo per liberarlo dando vita alla vita di chi è rimasto a piangere e ricordare. Lo sa Paolo Pettinaroli, che non si è mai arreso e con commovente caparbietà ha invitato tutti gli altri parenti a non chiudersi. Ed ecco il Comitato 8 Ottobre per non dimenticare. E per fare. Si può cominciare appunto, da un faggio, per vincere il dolore con amore. Per testimoniare e proseguire, diventare punti di riferimento della sicurezza aerea in tutto il mondo.
Paolo di Romagnano, Adele di Milano, e gli altri che non si sono arresi, hanno costruito decine di parchi in tutta Italia: dopo il Forlanini sono venuti Roma, Brescia, Bergamo, la passeggiata di Romagnano. E via di seguito. Ora migliaia di alberi, per dare un senso di continuità a quei figli, padri, mariti, mogli, rubati alla vita. Per restituire voce a quelle 118 vittime, italiane e straniere. Senza rancore, ma con la dolcezza che sgorga dalla linfa degli alberi. Per dire che tragedie come quelle di Linate non sono più tollerabili.
Paolo Pettinaroli la mattina dell’8 ottobre sarà al Bosco dei Faggi, con tutti gli altri familiari e le autorità. E il giorno dopo appuntamento alla Scala. Il Comitato 8 Ottobre vuole dare di più: il 21 e 22 organizza a Milano il convegno mondiale «La sicurezza del volo e l’assistenza alle vittime dei loro familiari».
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