I carabinieri per la tutela agroalimentare hanno sequestrato 78 tonnellate di miele, per un valore di 780 mila euro, risultato privo delle indicazioni utili a rintracciarne la provenienza. Commentando questo intervento, Raffaele Cirone, presidente della Fai-Federazione Apicoltori, ha dichiarato: “La mancata indicazione del produttore e dell’origine del miele confezionato e immesso sul mercato oltre a contravvenire un obbligo di legge, danneggia gli apicoltori e inganna i consumatori. Nel 2019 l’Italia ha importato circa 23 milioni di chilogrammi di miele proveniente dalle più diasparate origini geografiche. E’ per questo motivo che la Federazione Apicoltori sostiene la proposta discussa dal Consiglio dei ministri europei, affinché si rendano obbligatorie in etichetta l’ndicazione dei Paesi d’origine e la percentuale delle miscele di miele. La continua attività di vigilanza operata dall’Arma dei carabinieri anche nel comparto apistico, gli importanti risultati raggiunti con le operazioni di questi giorni, concorrono a preservare gli interessi dei tanti apicoltori italiani che operano nel rispetto delle norme e che hanno a cuore il valore della legalità”.
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