L’Europa tocca con mano il Centro Ricerche Ente Risi

L’Europa tocca con mano il Centro Ricerche Ente Risi

Foto GruppoFoto di gruppo, atto finale di una giornata intensa durante la quale l’Europa ha toccato con mano una delle eccellenze italiane, il «caveau» dei delle varietà contenuto nella banca del riso annesso al Centro Ricerche dell’Ente Nazionale Risi. Siamo a Castello d’Agogna (Pavia), nel cuore della risaia italiana, dove i membri del CSA (Comitato speciale agricoltura) dell’Unione Europea hanno fatto tappa. La visita rientra nell’ambito di un programma sviluppato durante la riunione del Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura dell’Ue che si è svolto Milano,. Il ministro italiano delle Politiche Agricole e Forestali, Maurizio Martina, aveva anticipato che avrebbe sfruttato «l’incontro anche per presentare delle esperienze d’eccellenza dell’agroalimentare Made in Italy in Lombardia e Piemonte, territori che saranno valorizzatinell’ambito di Expo».

I membri del Comitato sono stati ospiti in Franciacorta, all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo) e al Centro Ricerche Ente Risi. Tutti i componenti sono stati portati in risaia per poter «toccare con mano» come si sviluppa la coltivazione e capire quanto sia importante per il territorio italiano ed europeo, non solo dal punto di vista economico ma anche sul fronte della protezione della natura e della biodiversità. Il presidente dell’Ente Nazionale Risi, Paolo Carrà e il direttore generale Roberto Magnaghi hanno fornito i dati per avere un quadro completo della rilevanza del settore nell’ambito europeo, con una panoramica completa alle problematiche che più interessano la filiera, a cominciare dalle importazioni a dazio zero dai Paesi mano avanzati, per cui è stata richiesta la clausola di salvaguardia.

You must be logged in to post a comment Login