Durante la recente discussione sulla compatibilità tra l’attuale accordo di libero scambio Ue-Mercosur e la proposta sul ‘Green Deal’ della Commissione europea, Paolo De castro, cordinatore S&D alla Commissione Agricoltuira del Parlamento europeo, ha rivolto un’esortazione all’Assemblea a Strasburgo e al neo commissario al Commercio, Phil Hoga (già commissario Agricoltuira nella precedente legislatura): “Solo attraverso una nuova e ambiziosa diplomazia del cibo europea – ha dichiarato De Castro – basata sulla reciprocità degli standard produttivi tra l’Unione e tutti i nostri partner commerciali, potremo diventare veri punti di riferimento a livello mondiale nella definizione delle norme produttive agricole e alimentari”.
“Con il Green Deal – ha proseguito l’eurodeputato PD nel suo intervento – l’Unione europea vuole stringere un nuovo patto con i suoi cittadini e con i suoi consumatori. Un patto che, grazie alla strategia dal campo alla tavola, potrà essere ulteriormente rafforzato e indirizzato verso la qualità del cibo, per un prodotto nutriente e salubre, e un processo di produzione equo, sostenibile e trasparente”.
Per De Castro, “agricoltori e produttori europei sono pronti a raccogliere questa sfida rafforzando ulteriormente i nostri standard produttivi, già tra i più avanzati a livello globale. Ma non possiamo permetterci di lasciarli soli: dobbiamo invece – ha proseguito – valorizzare i loro sforzi e proteggerli da tutte le situazioni di concorrenza sleale rispetto ai produttori dei Paesi terzi. Non possiamo più accettare, come è avvenuto in passato, ‘attacchi’ al riso italiano ed europeo, o alla nostra produzione di zucchero. Basti pensare che l’apertura dell’accordo con il Mercosur all’importazione di zucchero di origine biologica rischia di ‘tagliare le gambe’ a quei produttori italiani che hanno scelto il biologico, a costi di produzione più elevati, pur di salvare il settore”.
“Caro Hogan – ha concluso De Castro – l’obiettivo di tutela dei nostri produttori contro la concorrenza sleale non è più rimandabile e non può essere limitato al solo accordo con i Paesi Mercosur”.
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