Mosse e strategie per salvare “il biondo”

Mosse e strategie per salvare “il biondo”

di Franco Filipetto

Per la danese Royal Unibrew, la società che ha rilevato dalla Campari lo stabilimento Terme di Crodo, operative dal 1931, produttore del famoso Crodino, il bilancio sarebbe positivo. E’ quanto ha riferito al tavolo, convocato in Provincia, il numero uno della società leader in Europa nel settore soft drink. Tutto bene dunque, ma con qualche prudente riserva. Soren Lisbjorg, l’ad della multinazionale, ha anche evidenziato che i livelli occupazionali dello stabilimento antigoriano dovranno necessariamente tener conto dell’andamento del mercato e dunque della domanda.

In suo sostegno è arrivato anche il responsabile della Campari. Il rappresentante del gruppo lombardo ha parlato di momento difficile per il settore delle bevande, richiamando alla sugar tax e alla plastic tax a cui devono aggiungersi anche i dazi internazionali. C’è comunque la disponibilità del gruppo milanese a sostenere azioni volte ad aiutare le Terme di Crodo semmai sarà operativo il trasferimento della produzione del Crodino. Le notizie arrivate dal fronte occupazionale hanno creato qualche timore fra i sindacalisti intervenuti alla riunione. I rappresentanti dei lavoratori hanno richiamato le parti agli impegni assunti all’atto della vendita della fabbrica ossolana sottolineando i termini dell’accordo che prevede il mantenimento in Valle delle linee produttive Campari Soda e Crodino sino alle fine del 2020. Contestualmente il sindacato ha chiesto indicazioni circa le produzioni che dovranno rimpiazzare l’analcolico biondo. La Provincia del Vco, con il presidente Arturo Lincio, ha garantito l’impegno del suo Ente affinché la produzione dell’analcolico biond rimanga legata all’acqua termale della Valle Antigorio.

Un tema caro anche Ermanno Savoia, sindaco di Crodo, che, in sintonia con il clima di collaborazione, ha comunque manifestato preoccupazione per il futuro del Crodino che è parte integrante della storia e dell’economia della Valle. Bruno Stefanetti, numero uno dell’Unione Montana Alta Ossola, non ha voluto mancare all’importante incontro.

crodino

You must be logged in to post a comment Login