Il 23 dicembre, antivigilia di Natale, l’Associazione Irrigazione Est Sesia di Novara rinnoverà i suoi vertici. E’ l’appuntamento finale di un lungo iter elettivo iniziato a settembre con il coinvolgimento della base attraverso elezioni locali con la scelta di delegati sino all’ultimo passaggio che dovbrebe designare il consiglio d’amministrazione e il presidente. E’ un momento importante e atteso, perché l’Est Sesia è il maggior consorzio irriguo italiano, forte di 25 mila utenti (agricoltori per la maggior parte produttori di riso) che operano su unvasto territorio compreso fra Piemonte e Lombardia. Attorno a quello che è definito il “Tempio delle acque” di Novara e non solo (qui hanno sede la Coutenza dei canali Cavour e l’archivio storico) ruotano appetiti e interessi. Il governo delle acque da distribuire all’agricoltura è sempre stato, sin dagli Anni Venti (quando l’Est Sesia fu costituita), il cuore del sistema irriguo e del funzionamento del vasto comprensorio agricolo (150 mila ettari). Il complesso, ma perfetto modello costituito dalla rete di canali, cui sovrintendono tecnici e custodi, rappresenta un sistema unico in Europa, swenza il quale verrebbe meno anche l’asetto idrogeologico e ambientale.
L’Est Sesia è uscita da pochi mesi da una lunga vicenda giudiziaria che ha fortemente condizionato, anche sotto il profilo dell’immagine, la storia di questo ente. Il Tribunale di Novara ha infatti assolto i vertici dopo sette anni d’inchiesta: erano accusati di una serie di reati dall’asociazione a delinquere alla truffa, dal peculato al falso in atto pubblico fino alla turbativa d’asta e all’abuso d’ufficio. Secondo la Procura quei vertici avrebbero gonfiato tra il 2009 e il 2012 le richieste di rimborso ai danni di vari enti dai quali avevano ottenuto appalti come la Regione Piemonte e Cav To-Mi. Tutto smentito dalla sentenza. Assolto da ogni accusa anche il presidente Giuseppe Carasena, che si ripresenta con il consiglio uscente e potrebbe essere riconfermato.
Intanto, alla vigilia delle elezioni, da registrare una presa di posizione di Coldiretti Piemonte che – dopo un incontro con i vertici Est Sesia insieme con i colleghi lombardi – ha diffuso una nota invocando “una rinnovata governance che sappia gestire le risorse idriche in maniera strategica per tutelare il lavoro delle aziende agricole troppo spesso costrette a fronteggiare situazioni di difficoltà dovute a una non corretta ammnistrazione. Serve un nuovo ente – prosegue la nota – più vicino ai veri interessi degli agricoltori, che sappia rispondere più velecemente e in maniera efficace alle loro istanze. pe uesto i rappresentanti Coldiretti non saranno disponibili a far parte di un consiglio d’amministrazione che non intenda rinnovarsi”.
Di diverso tenore Confagricoltura, con Paola Battioli, presidente di Novara e Verbano Cusio Ossola, che con una sua nota “conferma pienamente la stima e il totale apprezzamento per est Sesia fondamentale per l’organizzazione del patrimonio irriguo piemontese e lombardo. L’associazione, nata negli anni venti per iniziativa di un gruppo di agricoltori, per l’esigenza di attuare un sistema irriguo moderno, efficiente e razionale, ha mantenuto il carattere di governo delle funzioni irrigue da parte degli utenti irrigui riuniti nel Consorzio, affrontando nel tempo le sfide e i problemi di una gestione sempre più complessa. Gli ampliamenti del comprensorio e le modifiche delle regole statutarie che si sono succedute nel tempo – prosegue la nota – hanno creato un comprensorio interregionale che rappresenta un esempio di gestione integrata di zone idrografiche omogenee, a conferma che l’Associazione Irrigazione Est Sesia è una delle istituzioni storiche del settore e rappresenta un modello di riferimento per il riordino efficiente dei consorzi di bonifica. L’auguro per il futuro è quello di poter conservare questo modello che permette agli utenti di governare le funzioni irrigue attraverso il confronto, il dialogo e la consapevolezza del valore fondamentale della risorsa acqua”.
Nella foto il direttore Mario Fossati e il presidente Giuseppe Caresana
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