Ghemme e Innominabile di Rovellotti conquistano il Regno Unito

Ghemme e Innominabile di Rovellotti conquistano il Regno Unito

rovellotti2rovellotti3Indecisi sulla Brexit, su come uscire, se e quando dall’Unione Europea, ma sicuramente senza dubbi nel dare un giudizio altamente positivo ai vini italiani. Anzi, ai rossi e ai bianchi dell’Alto Piemonte, in particolare quelli delle cantine Rovellotti, viticoltori in Ghemme (Novara).

Paolo e Antonello Rovellotti, fratelli con cantina rinnovata nell’antico ricetto del paese Città delVino che vanta il miglior piano regolatore, hanno conquistato il regno Unito con il terzo oro consecutivo al Sommellier Wine Awards 2019 (il premio inglese che contraddistingue i vinio dicarattere,valore e eccellenza) con il Ghemme Docg Riserva Costa del Salmino 2013 e il Coline Novaresi Doc Bianco Vitigno Innominabile 2017. Già nell’edizione 2018 si erano affermati con il Ghemme Docg Chioso dei Porri 2011. Fra i bianchi il vitigno Innominabile Rovellotti (così battezzato perché non puà fregiarsi della denominazione Erbaluce di Caluso) ha condiviso il podio più alto con il Gavi di Gavi Docg 2017 di Fontanassa e lpo Chardonnay 2014 di Cà del Bosco. Lusinghieri i commenti della giuria internazionale: per il Ghemme Docg riserva Costa del Salmino: “Il Ghemme di Rovellotti è un vino di grande struttura edal meraviglioso naso floreale con note rofumate di tabacco chiaro e amarne, con un’acidità decisa ma bilanciata”. E per il bianco: “Il Colline Novaresi Bianco in concorso è un vino agrumato che mostra note di mela rossa e di pompelmo. Particolarmente apprezzata la nota salata di caramello”.

Rovellotti era l’unico produttore dell’Alto Piemonte in concorso, premiato con l’oro insieme con il Barbaresco delle cantine Bruno Rocca e Negro del Barolo delle cantine Mossolino e Boroli, le sole Docg piemontesi presenti al contest.

A completamento è arrivato anche il risultato del panel tasting diDecanter Piedmont Reds Beyond Nebbiolo che poremia i rossi prodotti anche con uve autoctone, monovitigno o in blend, coltivate oltre il Nebbiolo, come barbera, Ruché, Frxeisa, Vespolina e Uva Rara. Stephen Brook, storico editor della rivista Decanter, ha scelto tra i 112 vini iscritti al tasting i top 40 che hanno raggiunto il puinteggio di 90/100 e oltre. Tra questi il Colline Novaresi Doc Morenico 2017 che ha ottenuto 90 punti e il rating “Highly Raccomanded”.

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