Tutti assolti. Si è conclusa dopo sette anni l’inchiesta a carico dei vertici dell’Est Sesia Novara, uno dei più grandi consorzi irrigui d’Italia, tempio delle acque della risicoltura piemontese e lomellina. Il Tribunale di Novara ha emesso la sentenza: assolti con formula piena Bruno Bolognino, già direttore generale; Luisa Lazzarini, dirigente amministrativa; Giorgio Massara, dirigente del settore tecnico e la progettista Francesca Bozzola. Erano accusati di una serie di reati, dall’associazione a delinquere alla truffa, dal peculato al falso in atto pubblico fino alla turbativa d’asta e all’abuso d’ufficio. Assolti anche il presidente Giuseppe Caresana e i tecnici Gianfranco Gambirasio e Massimo Belingheri.
Secondo l’accusa, i vertici del Cionsorzio irriguo tra il 2009 e il 2012 avrebbero gonfiato le richieste di rimborso ai danni di vari enti dai quali avevano ottenuto appalti come la Regione Piemonte e CavTo-Mi. Un giro d’affari per un ammontare di 26 milioni di euro. Complessivamente 26 le persone rinviate a giudizio, ma negli scorsi anni la prescrizione aveva già elimnato una serie di reati ed escluso parecchi degli imputati. Ora la sentenza ha di fatto annullato l’impianto accusatorio della Procura della Repubblica di Novara.
Gli ttuali vertici di Est Sesia hanno diffuso una nota: “Si prende atto con soddisfazione che il Tribunale di Novara ha, con la sentenza del 30 ottobre, dichiarato esclusa la contestata responsabilità amministrativa nei confronti dell’Associazione Irrigazione Est Sesia-Consorzio di Irrigazione e bonifica, perché l’illecito amministrativo non sussiste, confermando quanto l’Ente ha sostenuto sin dall’inizio dell’indagine”.
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