Corto e Fieno, il Festival del cinema rurale, ha compiuto dieci anni.
Nato nel 2010 da un’idea dell’Associazione Culturale Asilo Bianco, Corto e Fieno siè svolto sul lago d’Orta, in Piemonte, tra le province di Verbania e Novara. Le proiezioni sono su più sedi e itineranti tra i tre comuni del festival: Ameno, Miasino e Omegna. La sala cinematografica dello storico Cinema Teatro Sociale di Omegna, gestita dai volontari della Società Operaia di Mutuo Soccorso, si affianca alle proiezioni in luoghi di grande suggestione storico-artistica ma anche di tradizione contadina: la cinquecentesca Villa Nigra a Miasino, le sale del Museo Tornielli di Ameno, antico granaio, e il Caseificio Baragiooj di Ameno che ospita il pubblico nella sua stalla, tra balle di fieno, animali e prodotti agricoli.
Due le sezioni: Frutteto, con 26 cortometraggi selezionati che arrivano da tutto il mondo, e Germogli, la selezione dedicata ai più giovani (e non solo) con 14 animazioni in competizione. Anche quest’anno Corto e Fieno mantiene il suo piccolo record con 14 prime visioni italiane e 21 prime visioni piemontesi, a cui si aggiunge una prima europea.
Bruno Fornara, selezionatore della Mostra del Cinema di Venezia, ha curato la sezione fuori concorso Sempreverde dedicata ai classici del cinema rurale che quest’anno ha ospitato una lezione e conversazione sul lavoro di Ermanno Olmi.
Fuori concorso Solenne Triduo dei Morti di Andrea Grasselli, film vincitore del concorso “Segnincorto – Valle Camonica / Patrimonio e Paesaggio” organizzato in collaborazione con la Comunità Montana di Valle Camonica e il Borgo degli artisti di Bienno (BS).
Anche quest’anno il Festival è stato accompagnato da laboratori, colazioni con registi e giurati, picnic, mercatini agricoli ed eventi collaterali su più sedi.
Nelle stanze della storica Villa Nigra a Miasino la mostra collettiva Energie. Tra cielo e terra con opere di Donatella Falce, Maina Mainardi, Zuzana Pernicová e del Collettivo Vellutato.
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