Elisabetta Falchi, presidente di Sa.Pi.Se. (Sardo.Piemontese.Sementi) e vicepresidente nazionale di Confagricoltura, fa sentire la sua voce dalle risaie di Sali Vercellese, dove si è svolta la giornata Open Day Sapise, dedicata alla visita e alla presentazione delle nuove varietà create dalla cooperativa sementiera. Un appello all’Unione Europea e al nuovo Governo italiano: “Chiediamo la reciprocità sul campo. In altre parole: rivedere le norme che equiparano le NTB (New Breeding Techniques) agli Ogm. Sono le nuove tecniche di ingegneria genetica, denominate anche nuove tecniche di creazione varietale, in Europa vietate alla stessa stregua degli organismi geneticamente modificati. Su questo punto noi chiediamo reciprocità di trattamento, alla pari con quanto avviene in altri continenti. Fermare la scienza è un danno per le nostre produzioni e per tutta la risicoltura”.
Elisabetta Falchi, imprenditrice risicola di Oristano, chiede anche di porre fine allo squilibrio esistente tra i Paesi produttori di riso nel mondo: “I principi attivi vietati in Ue sono largamente utilizzati ad esempio nel Sudest asiatico, che esporta cereale nell’area comunitaria”.
La Open Day Sapise, coordinata dal direttore Carlo Minoia, ha richiamato centinaia di imprenditori e imprenditrici nella tenuta Castello di Sali Vercellese, messa a disposizione da Ottavio Mezza, che è anche presidente di Ovest Sesia. Presenti anche numerosi tecnici agronomi e esponenti di ditte produttrici di attrezzature agricole. Dai campi all’agricoltura di precisione, fili conduttori di Open Sapise sono stati come sempre lo scambio di informazioni e l’aggiornamento delle tecniche di coltivazione che mirano a produrre varietà più resistenti ad attacchi parassitari, al minor impatto ambientale con l’utilizzo mirato di prodotti antagonisti. Tra gli stand follato quello della Pista, di Alberto e Elisabetta Galante, che ripropongono in miniatura la lavorazione del riso.
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