Avvisi ai naviganti: assicurazione agevolata, pagamento entro dicembre

Avvisi ai naviganti: assicurazione agevolata, pagamento entro dicembre

di Paolo Guttardi

Assicurazione agevolata 2019, AGEA pagherà entro dicembre

A macchia di leopardo e con intensità mai registrate prima, la grandine, in quest’estate anomala, grazie al climate change, ha colpito un pò tutte le colture e le aree, dal kiwi alla vite, fino al mais ed al riso, con danni ingenti alle produzioni e alle strutture aziendali. Se, nel caso di colture ed avversità assicurabili, come prescrive il Decreto legislativo 102/2004, è esclusa la richiesta di danni per calamità naturale, e quindi l’impossibilità di accedere agli interventi contributi post-evento, fortunatamente c’è il ricorso all’assicurazione agevolata. Il sistema dei contributi pubblici a valere sul PSR Misura 17.1 “Gestione del rischio”, dopo le difficoltà registrate negli anni scorsi, è ormai rodato nei suoi aspetti procedurali ed informatici. Tutto questo grazie ad una stretta collaborazione tra Condifesa e CAA, ed al pressing costante verso il Ministero politiche agricole e del turismo, Ismea ed AGEA da parte delle organizzazioni agricole, che hanno consentito di gestire e risolvere le diverse criticità che si sono presentate nel corso dell’applicazione concreta e che, probabilmente, non erano state previste dagli Uffici ministeriali. La prova si è avuta l’anno scorso quando già a dicembre sono stati erogati i contributi per circa il 60 per cento dei certificati assicurativi. E per questa campagna 2019 il sistema conta di erogare entro dicembre la totalità dei contributi agli agricoltori. Tutto questo presuppone, fa notare il Condifesa Vercelli Due, una stretta sinergia e collaborazione ed integrazione di tutta la filiera, a partire dalle agenzie e compagnie di assicurazione, per finire con AGEA.

Corsi di formazione per gestire l’HACCP

La diatriba sull’applicazione obbligatoria del sistema HACCP per le aziende agricole produttrici di risone ruota intorno ad un quesito: fino a dove è “produzione primaria” ? Fino al cancello dell’azienda agricola o all’ingresso del risone all’essiccatoio ? La normativa e la prassi giuridica non aiutano non esistendo precedenti. Nel primo caso le aziende sarebbero escluse, nel secondo caso dovrebbero applicarlo a partire dal processo di essiccazione e stoccaggio.In ogni caso e nel dubbio è comuque necessario rispettare scrupolosamente le regole del buon senso dettate da lustri di esperienza, quelle che sul piano normativo, sono le “buone prassi igienico-sanitarie”, per essiccare e conservare correttamente il risone (quello residuale ancora in magazzino e quello che tra 1/2 mesi arriverà dai campi) al riparo da muffe, insetti e alterazioni fisico-chimiche. D’altra parte garantire al consumatore un prodotto sano, igienico ed integro dal punto di vista sanitario, è un obbligo fondamentale, HACCP sì o no. Per questo, nel prossimo autunno-inverno, in collaborazione con la ASL di Vercelli, verranno organizzati dei corsi di formazione per gli addetti, anticipa Confagricoltura Vercelli e Biella.

PSR , in scadenza i primi impegni agroambientali

Iniziano ad accendersi le luci sul prossimo Piano di Sviluppo Rurale 2021-2027. Come sarà ? Confagricoltura si augura di avviare con il nuovo assessore regionale subalpino, Marco Protopapa, un percorso ed un metodo di lavoro che veda un confronto serrato e costruttivo con l’Organizzazione. In tale attesa ci sarà da pensare ad un PSR di transizione. Già con il San Martino 2019 giungono a scadenza gli impegni quinquennali sulla misura agroambientale della Produzione integrata (Operazione 10.1.1 ex Azione 214.1) per le aziende che hanno presentato la domanda condizionata nel 2015 come previsto dalla DGR 3/6/2015 n. 29-1516). Gli agricoltori sono pronti ad impegnarsi per un nuovo ciclo di coltivazione agricola “virtuosa”, con un minor impiego di fertilizzanti e di fitofarmaci, adottando tutte le innovazioni tecnologiche disponibili, a partire dall’agricoltura di precisione. Ma per questo attendono precise indicazioni dagli uffici regionali. Le prime operazioni agronomiche post raccolta del riso, a partire dal sovescio e dalle semine delle colture cover crops, vanno programmate per tempo, come è tempo di programmare le eventuali rotazioni colturali.

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