di Paolo Guttardi
Aiuti pac bloccati per l’antimafia
Con il 2018 ha debuttato il nuovo sistema della certificazione antimafia, indispensabile per accedere agli aiuti pubblici di importo superiore a 25 mila euro (contro il precedente limite che era di 150 mila euro). Come era facilmente prevedibile, a causa dell’esplosione del numero delle aziende agricole interessate, il sistema dell’Amministrazione pubblica (AGEA, Ministero dell’Interno, Organismi pagatori regionali, Ministero delle Politiche agricole) preposto alla gestione delle richieste delle certificazioni antimafia è entrato in crisi. Risultato, blocco delle erogazioni degli aiuti Pac e Psr, già aggravato peraltro dalla gestione dell’Agricoltore attivo. La denuncia arriva da Confagricoltura. Non è più sostenibile il ritardo maturato nella erogazione degli aiuti causato da queste incombenze burocratiche kafkiane, con riflessi negativi sulla gestione aziendale. L’invito che Confagricoltura rivolge ai Ministeri competenti è quello di attivare procedure sostitutive differendo la richiesta di accertamento rispetto all’erogazione degli aiuti.
Una soluzione per l’Imu
Dovrebbe giungere al traguardo positivo la soluzione che consentirebbe di risolvere il conflitto interpretativo tra l’Amministrazione Finanziaria e l’Associazione dei Comuni in merito alle agevolazioni in materia di IMU a favore dei pensionati e dei coadiuvanti agricoli, ancora attivi e regolarmente iscitti all’INPS. Il contenzioso che interessa anche numerosi agricoltori del vercellese, che ovviamente hanno presentato ricorso nelle sedi competenti avverso gli avvisi di accertamento, era nato in quanto l’ANCI non si era adeguata al parere espresso dall’Amministrazione finanziaria. La norma, sotto forma di un emendamento inserito nella proposta di legge n. 1074 in materia di semplificazione fiscale, dovrebbe avere carattere interpretativo, in modo da sanare le situazioni pregresse.
Nuovi bandi per l’agroambiente
C’ è una nuova opportunità sul PSR 2014-2020 per gli agricoltori che volessero dare una svolta ambientale alle loro aziende. Con la DD n. 335 del 15 aprile 2019, la Regione Piemonte ha aperto le domande di nuova adesione all’azione 10.1.4 “sistemi colturali ecocompatibili”, a sua volta suddivisa in tre sotto-azioni:
10.1.4/1 -conversione di seminativi in foraggere permanenti;
10.1.4/2 – diversificazione colturale in aziende maidicole;
10.1.4/3 – inerbimenti multifunzionali.
Gli obiettivi ambientali che la Regione (e l’UE) si propone, vanno dall’incremento del sequestro di carbonio, utile per combattere il riscaldamento climatico, fino al risparmio idrico nell’esercizio dell’attività agricola. La dotazione finanziaria dell’azione 10.1.4 per il quinquennio è fissata in 1,6 milioni di euro, risorse derivanti dal risparmio conseguito sui precedenti bandi.
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