Fiumi a secco, disponibilità d’acqua irrigua già dimezzata prima ancora dell’inizo della nuova stagione, risaie a rischio. Un quadro desolante contro il quale non ci sono, per il momento, moltre alternative. La situazione più drammatica nel trinagolo d’oro della risicoltura italiana (Vercelli-Novara-Pavia). Nella sede di Novara dell’Associazione Irrigazione Est Sesia i rappresentanti delle associazioni agricole di categoria di Novara, Pavia e Vercelli su convocazione di Est Sesia, si sono riunite per analizzare le azioni di contrasto. Si è ulteriormente preso atto della grave carenza di precipitazioni significative ormai da 5 mesi, della quasi totale assenza di manto nevoso su gran parte dell’arco alpino occidentale e dei livelli idrometrici drammaticamente bassi del Lago Maggiore. La falda freaticarisulta estremamente compromessa in termini di primo contributo all’irrigazione. In questo contesto di crescente difficoltà si sta avviando la stagione irrigatoria con portate già ora ridotte di circa il 50% rispetto alle richieste attese entro la prima decade di aprile.
Tutti gli intervenuti, con pieno spirito collaborativo, hanno analizzato le criticità anche tenendo conto delle nuove tecniche di semina interrata del riso che ritarda sempre più l’utilizzo della risorsa irrigua con inevitabili ripercussioni e ritardi sulla ricarica della falda freatica che, insieme alle cosìddette acque interne di riproduzione, rappresenta circa un terzo delle portate distribuite. Le previsioni meteo non danno novità positive almeno per tutta la prossima decade. In considerazione di questa situazione tutti gli intervenuti hanno concordato sulla necessità di utilizzare al meglio fin da subito tutte le esigue portate disponibili nei fiumi.
Il tavolo ha deciso di riconvocarsi per mercoledì 3 aprile. Una riunione sull’emergenza è stata convocata da Regione Lombardia per il giorno 1° aprile, cui Est Sesia farà presente tutte le difficoltà del proprio comprensorio.
Nel Vercellese l’emergenza idrica ha già impedito l’avvio dell’irrigone in tutto il territorio di destra del fiume.
Le uniche aree irrigue del territorio della Baraggia Biellese e Vercellese, dove, allo stato attuale, si può avviare il servizio irriguo, sono quelle idricamente dipendenti dagli invasi sui torrenti Ostola, Ravasanella e Ingagna (al 100% delle proprie capacità di accumulo, grazie alle piogge intense dei mesi di Ottobre e Novembre scorsi); tali dotazioni dovrebbero riuscire a garantire sia i consumi potabili che irrigui ed il Deflusso Minimo Vitale.
“E’ l’ennesima prova concreta dell’insostituibile funzione degli invasi nel contrasto alle conseguenze dei cambiamenti climatici” chiosa Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).
“E’ necessario proseguire la programmazione degli interventi, avviata dal Piano Nazionale Invasi – conclude il Direttore Generale di ANBI, Massimo Gargano – Resta urgente la programmazione della fase realizzativa del nuovo bacino sul torrente Sessera, la cui progettazione esecutiva è prossima alla conclusione e che servirà proprio a sopperire alle croniche carenze idriche del fiume Sesia.”
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