di Gianfranco Quaglia
Nella foto: Mauro Arlenghi e Luca Bertolino
Il sole tutto l’anno, giorno e notte, in una serra innovativa che consente di ricavare una produzione di ortaggi a ciclo continuo: da tre a 14 volte nell’arco di 12 mesi, ad esempio per la lattuga. Risultato possibile nella serra GH Zero, realizzata nel contesto dell’Istituto Agrario Bonfantini di Novara. GH Zero Spa è una start up innovativa ad elevato contenuto innovativo, costituita lo scorso anno, una delle poche start up per azioni italiane. Capitale sociale 125.000 euro, si avvale di collaborazioni scientifiche e tecnologiche con importanti aziende e istituzioni. Core business dell’impresa è la progettazione e costruzione di serre mobili innovative per il settore agricolo e florovivaistico, utilizzando in particolare l’energia luminosa artificiale, generata da LED intelligenti e con il controllo del sistema di climatizzazione (temperatura e umidità) per creare le condizioni ottimali di crescita delle diverse colture, come spiegano l’agronomo Luca Bertolino e Mauro Arlenghi, responsabile del sistema luci.
Sede legale a Torino, sede operativa a Novara, fondatori e quasi tutti i membri del cda novaresi. Nella compagine societaria è presente con una quota significativa il Gruppo Comoli Ferrari e sono in corso collaborazioni con importanti società e realtà del territorio come Acqua Novara Vco Spa, l’incubatore universitario ENNE3 e player nazionali e internazionali, quali Valagro e Città del Bio.
Grazie all’illuminazione artificiale i ritmi di crescita delle piante sono più rapidi delle coltivazioni in serre tradizionali, poiché sono esposte alla luce per molto tempo rispetto alla ore di sole. L’offerta di GH Zero si rivolge ad aziende agricole interessate a sviluppare produzioni su 24 ore. Massimiliano Caligara, ad: “La nostra idea imprenditoriale nasce dalla constatazione che l’agricoltura oggi e sempre di più in un prossimo futuro, si trova da una parte a dover soddisfare la crescente domanda di produzione di cibo, dovuta all’aumento esponenziale della popolazione, e allo stesso tempo a trovare soluzioni per essere meno inquinante, meno invasiva e dispendiosa. La nostra scelta di investire all’interno dell’area del Bonfantini di Novara, non è casuale (l’investimento supera i 400 mila euro) e la nostra intenzione è quella di favorire percorsi formativi, di ricerca e sperimentazione dove il connubio scuole-imprese è imprescindibile”.
Federico Nicola, responsabile relazioni industriali e istituzionali e consigliere d’amministrazione: “Dopo 8 anni il modulo sarà ceduto gratuitamente all’Istituto Bonfantini”.
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