Si chiama “Medwaterice”, è un progetto internazionale cui partecipa il Centro Ricerche sul Riso dell’Ente Nazionale Risi “verso un uso sostenibile della risorsa idrica negli agro-ecosistemi a riso del Mediterraneo”. Obbiettivo: alternare asciutta e sommersione per incidere sulla qualità delle acque e produrre meglio gestendo in modo diverso la risorsa idrica in risaia.
Spiega il ricercatore Marco Romani: «Rientra nel programma PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area), composto da 19 stati euro-mediterranei di cui 11 appartenenti all’Unione europea e 8 extra-Ue, che ha l’obiettivo di costruire capacità di ricerca ed innovazione per l’ottenimento di sistemi agroalimentari più sostenibili, in particolare per quanto concerne la gestione integrata dell’acqua nel bacino del Mediterraneo . Il promotore dell’idea progettuale è stato il Settore di Idraulica Agraria del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano che ha coinvolto nella cordata dieci partner: Ente Nazionale Risi, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, Agricultural Research Centre (Egitto), Universitat de Girona (Spagna), Agencia Estatal Consejo Superior de Investigaciones Científicas (Spagna), Tepro Consultores SL (Spagna), Netafim (Israele), Instituto Politécnico de Coimbra (Portogallo), Universidade de Coimbra (Portogallo), Black Sea Agricultural Research Institute (Turchia). Lo studio italiano verrà svolto dal parternariato costituito da Università degli Studi di Milano, Ente Nazionale Risi ed Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e avrà l’obiettivo di testare nuove strategie di gestione dell’acqua in risicoltura al fine di migliorarne la sostenibilità dal punto di vista quantitativo e qualitativo. La sperimentazione verrà condotta sia a scala aziendale che a quella di distretto irriguo».
Al Centro Ricerche sul Riso sarà allestita una piattaforma sperimentale per testare nuove tecniche di gestione dell’acqua più rispondenti alle potenzialità di approvvigionamento del sistema idrico lombardo-piemontese, tenendo sempre in considerazione i risvolti produttivi delle nuove proposte. Inoltre, verranno approfonditi diversi temi connessi all’influenza di gestioni alternative dell’acqua sul ciclo dei nutrienti e sul potenziale rischio di contaminazione dei corpi idrici superficiali e sotterranei da parte di agrofarmaci estensivamente utilizzati in risicoltura; temi molto attuali e discussi in ambito legislativo
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