Modello Novamont per il compostabile in Mozambico

Modello Novamont per il compostabile in Mozambico

Il “Modello Novamont” utilizzato per i mercati scoperti della città di Milano che si basa sull’utilizzo di sacchi compostabili da 80 litri e reggi sacco è stato adottato nel nuovo centro di compostaggio di Quelimane, in Mozambico. Si tratta di un progetto finanziato nel 2016 dall’Unione Europea, cofinanziato dalla Regione Lombardia e Fondazione Peppino Vismara, realizzato dalla municipalità di Quelimane con il supporto del Comune di Milano, Celim, CetAmbLab, Amsa-Gruppo A2A.

Quelimane, quarta città del Mozambico e capoluogo della Zambesia, regione tra le più povere della nazione (alto tasso di mortalità infantile, decessi di minori sino ai cinque anni e delle gestanti), grazie alle scelte della sua amministrazione locale è una delle realtà più impegnate nel ridisegno dei propri sistemi urbani nel campo della sicurezza alimentare, della gestione dei rifiuti edelle acque potabili e di depurazione. Nella delegazione del sistema Milano è presente anche MM per un’analisi di fattibilità di alcuni interventi migliorativi del sistema di gestione delle acque.

Il Mozambico è uno dei paesi che vede il maggiore impegno della cooperazione italiana nel perseguimento degli obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite (SDG sustainable development goals) e la città di Quelimane ha ricevuto per il progetto Quelimane Limpia il riconoscimento di buona pratica, sul tema di sicurezza alimentare, da parte dell’Unicef.

Di fronte all’insufficiente e inefficiente raccolta dell’immondizia e all’assenza di un sistema di differenziazione e riciclo nella municipalità di Quelimane, CELIM intende migliorare le condizioni igienico-ambientali nella città africana rafforzando la collaborazione tra i diversi soggetti coinvolti (autorità locali, società civile e settore privato).

Il progetto, della durata di due anni e mezzo, prevede:

l’ampliamento e il miglioramento dei servizi di raccolta in carico all’impresa municipale

principalmente attraverso la formazione degli addetti e la fornitura di mezzi e contenitori;

la creazione di micro-imprese legate alla gestione e al riciclo di rifiuti, in particolare plastica e materiale organico, attraverso servizi micro-finanziari per i primi investimenti, attività di formazione e assistenza, fornitura di mezzi e attrezzature di lavoro;

la costruzione e l’equipaggiamento di un centro di compostaggio e un centro per il trattamento della plastica e la formazione tecnica del personale.

Nella foto: un momento dell’inaugurazione

 

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