“L’incidente mortale di questa notte nel Lodigiano, sull’autostrada A1, provocato dal passaggio di un branco di cinghiali, evidenzia quanto sia necessario intervenire con urgenza per limitare la proliferazione della fauna selvatica”. Così il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti sul gravissimo incidente che sull’autostrada A1, vicino Lodi, ha causato la morte di una persona e il ferimento di altre, compresi alcuni bambini.
Quanto successo è l’effetto del mancato controllo delle popolazioni di cinghiali che, nonostante gli appelli degli agricoltori, è stato sottovalutato. Se ne parla da tanto tempo, ma non sono state prese misure efficaci e concrete. La fauna selvatica è così arrivata anche alle periferie delle città, da Nord a Sud, causando numerosi problemi.
Ungulati e cervidi sono in aumento ovunque e sono responsabili di danni ingenti a persone, raccolti e strutture agricole. L’incidente mortale richiama con urgenza l’attenzione delle istituzioni su una questione che non è più prettamente agricola, ma di sicurezza vera e propria per i cittadini.
“Siamo di fronte all’ennesima colpevole disattenzione. Ci aspettiamo che si intervenga tempestivamente per debellare un fenomeno che nuoce alla sicurezza dei cittadini e all’economia del Paese” conclude Confagricoltura.
“L’escalation dei danni, delle aggressioni e degli incidenti che causano purtroppo anche vittime, è il risultato della incontrollata proliferazione degli animali selvatici con il numero dei cinghiali presenti in Italia che ha superato abbondantemente il milione, con una diffusione che ormai si estende dalle campagne alle città – commentano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale -. Neppure la nostra regione è immune, per questo, dopo che la Giunta regionale ha approvato, nei giorni scorsi, il provvedimento che dà il via alle norme per attivare interventi riguardanti la prevenzione ed il controllo dei cinghiali, è urgente che le province e Città metropolitana si attivino per rendere operative tali misure. Purtroppo in Piemonte sono sempre più frequenti casi di cinghiali che giungono anche nelle città e i danni reali provocati dai selvatici sono inestimabili. La tutela dell’ambiente non deve farci dimenticare la sicurezza stradale per questo non devono più esserci impedimenti ad intervenire in modo concreto, senza intralci amministrativi”.
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