Adesso la battaglia si sposta a Bruxelles. Dopo gli incontri e le manifestazioni in Italia (a Vercelli) una delegazione Coldiretti è andata nella capitale belga, dove si è svolto il Consiglio dei ministri agricoli dell’UE. Dopo l’indicazione della Commissione europea, che ha riconosciuto valide le argomentazioni dei risicoltori, ora si tratta di arrivare al 4 dicembre, giorno in cui deciderà il voto dei Paesi membri, con una maggioranza qualificata a favore.
“Applicare al più presto la clausola di salvaguardia”. Questa la parola d’ordine, Ed è quanto hanno chiesto le principali Organizzazioni agricole che rappresentano i produttori di riso dell’UE – Asaja (Spagna), CAP (Portogallo), Coldiretti (Italia), FNSEA (Francia), GAIA Epicheirin (Grecia), UPA (Spagna) – al Presidente del Consiglio dei Ministri Agricoli UE, Elisabeth Koestingwer in occasione del Consiglio Agricoltura dell’UE, nell’ambito di una conferenza stampa alla quale erano presenti tra gli altri per l’Italia il ministro per le politiche agricole ed alimentari ed il turismo Gianmarco Centinaio, il rappresentante permanente aggiunto presso l’UE, ambasciatore Michele Quaroni, Paolo De Castro vicepresidente della commissione agricoltura del Parlamento europeo, Roberto Moncalvo della giunta nazionale Coldiretti e presidente Coldiretti Piemonte, insieme al segretario generale del Copa-Cogeca, Pekka Pesonen. Presente all’incontro una delegazione di Coldiretti Piemonte, con il delegato Confederale Bruno Rivarossa, e di Coldiretti Vercelli-Biella con il presidente Paolo Dellarole e il direttore Maria Lucia Benedetti. E’ stato lanciato, alla presenza del Ministro Gianmarco Centinaio, di tutte le Organizzazioni e di numerosi giornalisti italiani e stranieri, il trailer del documentario “Rice to love”, realizzato da Coldiretti Piemonte con il regista Stefano Rogliatti, che denuncia la realtà dei Paesi che fanno concorrenza sleale al riso italiano.
“Auspichiamo l’approvazione in tempi brevissimi della proposta della Commissione europea di attivazione della clausola di salvaguardia. Pratiche di dumping ambientale e sociale, unitamente a elevati costi di produzione UE non competitivi, mettono in ginocchio la produzione risicola europea – ha affermato Paolo Dellarole presidente di Coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo -. Accordi come gli EBA devono essere necessariamente rivisti, nei presupposti ma anche nei risultati che sono stati giustamente ed umanamente prestabiliti ma che nella maggior parte dei casi non raggiungono il nobile risultato auspicato”.
“Finalmente la Commissione europea ha riconosciuto il danno economico dovuto ai volumi di importazioni di riso indica ed ha proposto di ripristinare per tre anni i dazi nei confronti delle importazioni di riso proveniente dalla Cambogia e dalla Birmania che è stato raccolto anche con lo sfruttamento del lavoro e dei diritti umani, come sta accadendo alla minoranza Rohingya, e non solo – hanno commentato Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. L’attivazione della clausola di salvaguardia e lo stop alle importazioni agevolate sono necessità assolute per fermare la concorrenza sleale che ha provocato il crollo delle quotazioni del riso ed ha permesso ai due Paesi di aumentare le loro esportazione nell’UE da 9mila tonnellate nel 2012 a 360mila tonnellate nel 2017”.
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