L’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferero, l’ha ribadito: vietato bruciare le paglie, cioè le stoppie di riso.Non è soltanto una norma ambientale, ma la condizione cui attenersi p poter usufruire dei contributi Pac (contributi diretti previsti dalla Politica agricola comune).
Su sua proposta infatti la Giunta regionale ha confermato il divieto a bruciare stoppie di riso dal 1 ottobre al 31 marzo, all’interno del regime di condizionalità.
“Si conferma così l’uniformità del trattamento dei residui della coltivazione del riso con quelli delle altre coltivazioni – dice una nota dell region- in attuazione di una intesa interregionale per la tutela della qualità dell’aria nel bacino padano. Eventuali deroghe potranno essere concesse localmente per emergenze fitosanitarie o per la presenza di suoli asfittici”.
“La conferma del divieto è utile non solo per la qualità dell’aria e più in generale dell’ambiente, ma anche per l’immagine stessa del riso piemontese, che ha bisogno di valorizzare la sua qualità e su cui stanno lavorando con impegno i nostri risicoltori”, spiega Giorgio Ferrero.”Nella qualità sempre di più, anche agli occhi dei consumatori, entrano le buone pratiche, compresa l’attenzione all’ambiente a alla compatibilità degli interventi agricoli”.
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