Il Riso Igp Valle del Po da sogno a realtà. L’idea lanciata 14 anni fa da Andrea Desana, di Casale Monferrato, di arrivare a un vasto riconoscimento con l’indicazione geografica protetta del riso, dal Piemonte alla Lombardia al Veneto, si sta facendo più concreta. Mercoledì 1 agosto, alle 10,45, nel Palazzo della Regione Piemonte di Piazza Castello a Torino, si svolgerà l’incontro di ufficializzazione del comitato promotore “Riso Valli del Po”, alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero e forse anche di Sergio Chiamparino, governatore del Piemonte.

Un passo ufficiale che dovrebbe preludere all’avvio dell’iter burocratico (ministero delle Politiche Agricole-Bruxelles) per arrivare al riconoscimento definitivo. In Italia i risi certificati con denominazioni sono tre: Dop Baraggia vercellese-biellese, Igp Vialone Nano di Verona, Igp Delta del Po. Il disciplinare Valli del Po coprirebbe una fascia larghissima, praticamente la maggior parte della superficie risicola italiana. Questo l’obiettivo di Andrea Desana (oggi presidente onorario del Comitato) che quando lanciò l’idea era direttore di Coldiretti Vercelli. All’inizio la proposta fu accolta con qualche scetticismo, a poco a poco è stata apprezzata non solo dagli agricoltori, ma anche dal mondo della trasformazione (le riserie). Ora la squadra agricoltura-industria dovrebbe dare più forza all’idea. Presidente effettivo oggi è Mario Dellarole di Vercelli. Gli altri componenti il Comitato: RiceUp, Associazione Risicoltori Piemontesi, Cerealicola San Gaudenzio Novara, Consorzio Cerealicoltori basso Pavese, Consorzio produttori risone e risotto di Milano, Consorzio Vendita Risone Vercelli, Servizio vendite risone di Mortara (dove è collocata la sede del Comitato). Inoltre le riserie Cusaro di Pavia, Mortarotti di Trino Vercellese, Spa Stroppiana, Riseria di Vespolate (Milano), Invernizzi di Milano, Viazzo di Crova (Vercelli), Vignola di Balzola (Al). Del consiglio direttivo fanno parte (oltre al presidente Dellarole) Claudio Melano, Daniela Sali, Giovanni Saviolo, Giovanni Daghetta, Claudio Cusaro, Marco Invernizzi, Nicola Viazzo.