di Paolo Guttardi
Confagricoltura insiste sui pericoli dal Mercosur
Con una nota inviata il 14 febbraio scorso al Ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, ed al Ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, ha richiamato la loro attenzione sulle problematiche rappresentate dal negoziato in corso tra l’UE ed il Mercosur. Nella nota, Confagricoltura sottolinea, tra l’altro, la sofferenza del settore risicolo e di conseguenza un aumento del contingente di importazione agevolata o addirittura a dazio zero, aggraverebbe la situazione. Confagricoltura richiede pertanto una forte presa di posizione da parte del Governo italiano.
La lotta al nematode si fa dura
A seguito del ritrovamento nel corso del 2017 del nematode galligeno Meloidogyne graminicola all’interno di risaie situate nelle zone di Baraggia, la Regione Piemonte – Settore Fitosanitario – ha notificato ai conduttori interessati l’obbligo di intraprendere le azioni di emergenza previste dal D.M. 6 luglio 2017. In particolare è previsto che il conduttore debba tenere la sommersione continua della risaia dal mese di marzo al 31 dicembre 2018, ma con il divieto di coltivazione del riso. Le superfici che non saranno coltivate a riso e rimarranno sommerse a causa della presenza del nematode galligeno dovranno essere classificate, ai fini degli aiuti pac, come terreni a riposo e quindi potranno percepire l’aiuto disaccoppiato, ma non ovviamente, l’aiuto accoppiato riso.
Arriva il riso “classico”
Con l’approvazione del decreto ministeriale che disciplina l’uso in etichetta del termine “classico” ed il relativo protocollo di tracciabilità arriverà sui scaffali del supermercato il riso “classico” come previsto dall’articolo 5 del decreto legislativo 4/8/2017 n. 131 (la cosiddetta legge di mercato del riso). Come noto, con questa indicazione aggiuntiva nella denominazione di vendita, si intende garantire la tracciabilità varietale dei risi delle varietà Arborio, Baldo, Carnaroli, Ribe, Roma, S.Andrea e Vialone Nano, a tutela del consumatore. La prima scadenza per i risicoltori per accedere al sistema è quella del 20 luglio, data entro la quale va inoltrato all’Ente Risi il modulo di adesione al sistema di tracciabilità ed ai relativi controlli, e la denuncia di superficie. Accantonata, almeno per il momento, invece la proposta di far riferimento al DNA del risone ai fini della tracciabilità.
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